In tutta Italia sono stati sequestrati dal Nas 23.000 articoli tra mascherine e prodotti igienizzanti irregolari, nel quadro dei controlli ispettivi disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute mediante verifiche incrociate su flussi commerciali import/export.
Nel corso delle attività degli ultimi giorni, i Nas hanno sequestrato 8.100 mascherine di varie categorie, dalle semplici antipolvere, a quelle chirurgiche fino ai dispositivi di protezione individuale (come FFP2), risultate irregolari, prive delle caratteristiche dichiarate da produttori e venditori e oggetto di importazione con modalità non consentite. Bloccate anche 14.800 confezioni di prodotti disinfettanti e prive di qualsiasi registrazione Denunciati 6 titolari di esercizi produttivi e commerciali e altri 16 dovranno pagare sanzioni amministrative per complessivi 25 mila euro.
Tra gli interventi, a Perugia è stato denunciato alla Procura della Repubblica un imprenditore ritenuto responsabile di frode in commercio per aver prodotto e messo in vendita mascherine facciali dichiarate come “Dispositivi di Protezione Individuale”, ma risultate prive dei requisiti necessari. L’azienda in realtà confezionava e vendeva mascherine semplici ma che non proteggevano dal Covid19 o qualsiasi altro tipo di virus. Una frode in commercio per 30 mila pezzi, si stima in centomila euro il giro d’affari.
Proprio sulla tipologia per cui è stato commercializzato il prodotto hanno avuto da ridire i carabinieri del Nucleo anti sofisticazione diretti dal comandante Giuseppe Schienalunga. Da qui la denuncia in base all’articolo 515 del codice penale (reclusione fino a tre anni e multa non inferiore a 103 euro) e un’informativa inviata alla Procura di Perugia.