L’oasi naturalistica di Colfiorito è di nuovo messa in pericolo per l’incuria e a causa dei piromani che hanno ancora una volta appiccato un incendio a flora palustre causando gravi danni.
Il forte vento di questi giorni ha favorito l’espandersi dei roghi e l’habitat di nidificazione di varie specie di volatili è andato pressoché distrutto.
Stiamo parlando del più importante parco regionale, costituito da una palude che tra l’altro rifornisce d’acqua una buona parte della piana folignate ma da tempo non vengono fatti interventi ed il Comune non ha mezzi per porvi rimedio.
Afferma Alfiero Pepponi, responsabile cittadino della Lipu. “É andato completamente perduto dice lungo la strada che sale a Forcatura, il cariceto così amato ed utilizzato dai tarabusi per la nidificazione. Molti degli uccelli che avevo censito pochi giorni prima hanno ‘temporaneamente’ abbandonato la palude, alcuni (airone cenerini e cormorani) lasciando le nidificazione già in corso. Le conseguenze di questo scempio le valuteremo tra qualche mese.”