La Terza commissione consiliare ha approvato all’unanimità la proposta di risoluzione concernente “iniziative finalizzate a rafforzare il sistema di protezione sociale e di cura delle persone non autosufficienti e delle relative famiglie, assicurando un progetto personalizzato che, garantendo la libertà di scelta, potenzi l’offerta delle prestazioni e dei servizi volti a favorire la permanenza nel proprio domicilio”.
L’atto impegna la Giunta regionale a: ottimizzare e razionalizzare le risorse economiche e i servizi, anche nell’ottica della riduzione dei ricoveri in ospedale e nelle strutture residenziali; indirizzare maggiori risorse al sostegno della domiciliarità attraverso l’implementazione di interventi di assistenza domiciliare, promuovendo l’assistenza personale autogestita e le azioni di sostegno economico alle famiglie, con l’obiettivo prioritario di favorire e garantire per tutti gli aventi diritto il miglioramento delle condizioni di salute e benessere della persona non autosufficiente e dei relativi ‘caregiver’ familiari.
Si chiede anche di incrementare il sistema informativo sociale della Regione (SiSo) attraverso la messa in rete degli uffici di cittadinanza dei Comuni con la struttura regionale, gli altri enti della pubblica amministrazione e con il contributo delle diverse realtà associative impegnate nel sociale, al fine di rilevare tempestivamente i bisogni inespressi e latenti, nonché l’emergere di situazioni di sofferenza o criticità sociali.
Si vuole anche assicurare a tutte le persone non autosufficienti, senza distinzione tra disabilità gravi e gravissime, un progetto personalizzato e partecipato che riguardi non solo gli interventi diretti ma anche il contesto familiare e sociale per la piena salvaguardia dei diritti e della dignità di ogni essere umano garantendo, in pari tempo, libertà e reversibilità delle scelte.
Si intende sostenere la capacità di autonoma risoluzione da parte delle persone non autosufficienti e delle famiglie, fornendo eventuali strumenti orientativi e di supporto con accesso facoltativo, garantendo la libertà di destinazione delle risorse tra forme di assistenza diretta o indiretta quali assegni di cura e sollievo, assegni vita indipendente e assegni domiciliarità, volti a sostenere l’impegno delle famiglie per quanto riguarda i costi relativi agli assistenti personali e a tutte le figure utili a supportare il progetto personalizzato e la permanenza a domicilio, nonché l’assistenza personale autogestita.
Infine, assicurare a tutte le persone con disabilità o non autosufficienti risposte eque e omogenee, a fronte dell’espressione di un bisogno di assistenza presso il proprio domicilio, anche per l’intero arco delle 24 ore, implementando forme di ospedalizzazione domiciliare strutturate su più livelli di intensità, che ricomprendano prestazioni di tipo medico-infermieristico, socio-sanitarie e sociali attivabili sia in forma diretta che indiretta nell’ambito di un progetto personalizzato.