“L’assessore Fernanda Cecchini sottovaluta il problema siccità, la invito a recarsi di persona presso i campi degli agricoltori umbri e controllare con i propri occhi come, per alcune culture tipo orzo, favino, grano e ortaggi, si prevedono raccolti inferiori del 50-60% rispetto agli anni precedenti”. Così il capogruppo Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini il quale, in merito alla questione siccità e alla carenza di piogge, chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo nazionale e richiedere immediatamente lo stato di calamità naturale “come hanno già fatto altre regioni tipo Emilia Romagna e Toscana.
L’ondata di caldo che ha colpito l’Umbria – spiega Fiorini – ha causato gravissimi danni alle coltivazioni e agli allevamenti (per quanto riguarda il foraggio) e se il clima continuerà a non concedere tregue, allora potrebbe esserci il serio rischio di compromissione dell’intera produzione delle culture di girasole, mais e sorgo. Il riconoscimento dello stato di “calamità naturale” – prosegue Fiorini – consentirebbe un sostegno economico per tutti coloro che dopo il gelo improvviso di aprile si sono trovati a fare i conti con un altro improvviso sbalzo di temperature, questa volta verso il rosso e ad una carenza di piogge che ha messo a rischio le produzioni nella nostra regione”.