Ad Arezzo, a Villa Wanda, dopo un ricovero nella clinica pisana di San Rossore, all’età di 96 anni, è morto Licio Gelli, l'ex venerabile della loggia P2.
Scompare così quello che è stato considerato l'uomo dei misteri più oscuri dell'Italia repubblicana, Wanda. Nato a Pistoia il 21 aprile del 1919, la storia di Gelli è stata un groviglio di atti e eventi oscuri. E’ stato condannato tra l'altro per depistaggio delle indagini sulla strage di Bologna del 1980, dopo essere stato detenuto in Svizzera e Francia e coinvolto in varie inchieste, si era ritirato nella sua abitazione sulle colline di Arezzo. Lascia la seconda moglie Gabriela (la prima Wanda è scomparsa da tempo) e tre figli Raffaello, Maurizio e Maria Rosa (la quarta figlia Maria Grazia è morta nel 1988 in un incidente stradale). I funerali si svolgeranno giovedi a Pistoia, mentre la camera ardente dovrebbe essere allestita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie ad Arezzo. Gelli si porta nella tomba segreti e misteri che hanno punteggiato mezzo secolo di storia repubblicana.
Gelli torna a Pistoia dove era nato e dove aveva lavorato alla fabbrica di Materassi Permaflex di Pofferi. Sono diversi i nomignoli coniati per lui : “burattinaio”, “Belfagor”, “il venerabile” . La sua biografia dice che a 18 anni si arruolò come volontario nelle falangi di Franco per combattere contro la Repubblica di Spagna. Fascista e repubblichino, poi partigiano bianco, dopo la guerra si trasferì in Sardegna e poi in Argentina, dove intessé rapporti con Juan Peron e Lopez Rega. Dopo la Permaflex divenne socio dei fratelli Lebole e proprietario dello stabilimento Gio. Le di Castiglion Fibocchi. La sua carriera in massoneria inizia nel 1963 quando si iscrisse. Tre anni dopo il Gran maestro Gamberini lo trasferì alla loggia “Propaganda 2”, nata a fine Ottocento per permettere l'adesione riservata di personaggi pubblici. Nel 1975 la massoneria ufficiale decise lo scioglimento della P2 che, in realtà, da quel momento, sotto il totale dominio di Gelli, divenuto da segretario gran maestro, era diventata una sorta di contropotere occulto e aveva allarga la sua mano sui tentacoli in ogni ramo delle istituzioni, dalle più alte a quelle locali.
Nel marzo del 1981, i giudici milanesi Giuliano Turone e Gherardo Colombo, che indagano sul crac Sindona, arrivano a Villa Wanda e trovano una valigetta: dentro ci sono il Piano di rinascita democratica e una lista di iscritti alla P2 che provocano un terremoto nel mondo politico italiano.