Gravi ripercussioni per i risparmiatori umbri per le vicende di Banca Etruria e Banca Marche che hanno messo sul lastrico più di 40 mila umbri. Questa la nota dell'associazione dei Consumatori Umbria. “Il tradimento dei risparmiatori e del risparmio, parte seconda.
Così si esprime l’avv. Damiano Marinelli, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Umbria. “Continuiamo a ricevere tantissime telefonate ed email di risparmiatori che non sanno ad oggi come potersi tutelare dalla problematica che, giorno dopo giorno, sta assumendo una rilevanza sempre più pesante. Anche l’Unione Nazionale Consumatori Umbria si sta occupando della problematica, e in questo momento chiede a tutti i cittadini risparmiatori che si sono trovati invischiati in tale problema di portata spesso vitale per loro di farsi sentire, anche attraverso le associazioni di consumatori, per poter creare un fenomeno mediatico di pressone che persuada il Governo a prevedere qualche forma di tutela, almeno per i piccoli risparmiatori e per chi ha comprato questi strumenti finanziari
senza capirne il reale rischio o con lacune importanti sulla trasparenza. Si pensi che probabilmente fino a novembre il 99% degli Italiani non sapeva cosa significasse obbligazione subordinata (obbligazioni il cui rimborso, in caso di procedura fallimentare, avverrà solo dopo aver soddisfatto tutti i creditori privilegiati e chirografari). E’ nostra intenzione, a livello nazionale, porre la questione nelle sedi preposte, perché non si può lasciare che tale problematica resti in capo ai soliti risparmiatori finali: lo Stato deve trovare una soluzione per il danno che è stato creato da una eventuale mala gestione e da un mancato controllo”.
L’Unione Nazionale Consumatori Umbria non abbandonerà i propri associati e i risparmiatori tutti, predisponendo delle iniziative per cercare di recuperare il danno subito dagli azionisti e, soprattutto, degli obbligazionisti delle quattro banche. Il pool di avvocati si sta attivando per studiare la complessa questione (che naturalmente assume dei connotati del tutto nuovi nel panorama bancario italiano) ed in particolare sta valutando la possibilità di presentare un esposto penale per la valutazione e verifica di eventuali responsabilità (e responsabili) che hanno determinato tale situazione, oltre ad una azione civile per l'accertamento dell'eventuali responsabilità
dell'emittente e degli organi di vigilanza e contro l’eventuale banca negoziatrice per l'omissione di informazioni sugli strumenti finanziari venduti e la mancata trasparenza. Inoltre si sta valutando di sottoporre all’attenzione della Corte Costituzionale il provvedimento legislativo de quo, con procedimenti atti proprio a questa funzione. Si chiede a tutti i risparmiatori interessati di inoltrare una e-mail all’indirizzo info@consumatoriumbria.it lasciando i propri recapiti per poter essere contattati.”
La Segreteria UNC Umbria