Dino Ricci, presidente della Cooperativa agricola “Molini popolari riuniti Ellera Umbertide”, guiderà la Lega regionale delle Cooperative e mutue dell’Umbria. È stato eletto al vertice dell’associazione regionale delle cooperative, infatti, con voto unanime dei componenti della direzione, che l’hanno così investito di un impegno importante di fronte alla crisi e alle grandi sfide che attendono il sistema cooperativo umbro. Nato nel 1951 a Montone, Dino Ricci è dal 2001 alla guida della cooperativa leader nei settori di attività dei servizi alle imprese agricole e della filiera cerealicola (panificazione e mangimistica). Società cooperativa agricola nata dalla fusione, nel 2001, fra il Molino popolare alto tiberino, di cui Ricci era già stato direttore e poi presidente, con quello popolare di Ellera. “Ringrazio tutti i cooperatori presenti – ha dichiarato il presidente Ricci – che hanno espresso la loro fiducia nei miei confronti, votandomi.
A loro, e ai colleghi presidenti delle cooperative aderenti a Legacoop, chiedo collaborazione e sostegno, auspicando che non vorranno farmi mancare proposte e consigli”. La direzione di Legacoop Umbria, su proposta di Dino Ricci, poi, ha nominato vice presidente vicario Cesare Zucconi (attuale vice presidente di “Clam società cooperativa” di Marsciano), e vice presidente Marco Segoloni (presidente de “Il Borgo Servizi società cooperativa” di Perugia). “Con l’elezione dei due vice presidenti – ha proseguito Ricci – si costruirà un gruppo di lavoro più forte, con l’intento di privilegiare il lavoro di squadra, e fornire, con le nostre proposte, un positivo contributo al sistema economico regionale, in collaborazione con le associazioni di categoria, le istituzioni regionali e gli enti locali”.
Il neo presidente, poi, ha fatto riferimento alla particolare fase che l’Umbria e l’Italia stanno attraversando. “Sono consapevole della delicatezza del momento e della difficoltà del lavoro che mi attende – ha continuato –. Per le imprese cooperative la durata e la profondità della crisi stessa sta minando la capacità di essere settore anticiclico come dimostrato in passato. Il consolidamento del modello organizzativo che ci siamo dati rimane imprescindibile e passa attraverso un ruolo sempre più protagonista delle imprese cooperative. Insieme e con uno sforzo comune credo si possa superare il difficile momento. Il nostro è un sistema importante all’interno del contesto regionale e coinvolge tutti i settori produttivi. Abbiamo un tessuto di imprese cooperative molto diffuso, con punte di eccellenza in tutti i settori”. Definito il quadro in cui si inserisce la nomina, poi, il neo presidente si è pronunciato sulle sue priorità in agenda. “Il mio programma di lavoro – ha concluso – seguirà una strada già ben avviata e vorrei indicare alcune linee essenziali per il prossimo biennio.
Fondamentale, per il funzionamento ed il coordinamento della struttura tutta, sarà il ruolo del direttore Alessandro Meozzi. Il rinnovamento della classe dirigente è un obiettivo indispensabile che deve essere perseguito. Credo che per una generazione di cooperatori, come la mia, sia un dovere lavorare per far crescere nuovi gruppi dirigenti cooperativi, tuttavia ritengo che questo processo debba iniziare dentro le cooperative, nei consigli d’amministrazione, perché questo poi consentirà di realizzarlo anche nell’associazione. Andrà rafforzata la collaborazione con le altre associazioni datoriali regionali, perseguendo la strada dello sviluppo di sinergie quanto mai vitali alle imprese del nostro territorio. Altro impegno è quello di lavorare per la promozione della cultura cooperativa, per favorire la nascita di nuove imprese nei settori innovativi”.