Una cittadina straniera, visibilmente scossa, si è recata in Questura per segnalare una situazione di insofferenza dovuta all’eccessiva gelosia del marito – un cittadino tunisino, classe 1987 – che, nell’ultimo periodo, era sfociata in violente aggressioni fisiche che le avevano provocato un grave stato di paura al punto da chiedere aiuto alla Polizia di Stato.
Dopo essere stata tranquillizzata dagli agenti, la donna ha spiegato di essere costantemente monitorata dall’uomo che, da qualche mese, aveva iniziato a controllarle il telefono contro la sua volontà e a presentarsi a lavoro per tenerla sotto osservazione.
Il comportamento del marito era degenerato al punto tale che alla donna – violentemente percossa – era stato persino impedito di recarsi all’ospedale.
Nell’ultimo episodio, la vittima era stata accompagnata dall’uomo in Questura per ritirare il permesso di soggiorno. Il 35enne era poi rimasto ad attenderla all’ingresso e, una volta raggiunto dalla donna, si era impossessato con forza del documento, rifiutandosi di riconsegnarglielo e minacciandola.
Esasperata, la donna aveva quindi trovato il coraggio di denunciare l’accaduto e di rivolgersi alla Polizia di Stato per presentare querela, chiedendo di essere collocata in una struttura protetta.
Dopo averla accompagnata presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia per gli accertamenti e le cure del caso, gli agenti hanno preso contatti con il Centro Antiviolenza di Perugia che si è immediatamente attivato per aiutare la vittima.
Terminate le attività di rito, i poliziotti hanno deferito l’uomo all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamenti in famiglia.