E’ stato deciso: i due tronconi processuali per i presunti concorsi sulla sanità pilotati nell’ospedale di Perugia, sono stati riuniti dal Tribunale del capoluogo della regione Umbria.
Quindi un solo procedimento di giustizia e l’udienza è stata rinviata al prossimo 14 giugno.
Il provvedimento è relativo al processo con rito immediato nei confronti di Gianpiero Bocci (ex sottosegretario nonché ex responsabile del Partito Democratico in Umbria) e al procedimento che coinvolge lui stesso, l’ex governatrice Catiuscia Marini, l’ex assessore alla sanità Luca Barberini, gli altri membri che facevano parte dei vertici dell’Azienda ospedaliera e che sono accusati di aver fatto parte di una associazione a delinquere che era finalizzata alla “manipolazione sistematica dei concorsi pubblici” che venivano banditi sia da parte dell’ospedale di Perugia che dalla Usl Umbria 1. La decisione è stata presa dal primo collegio penale del tribunale di Perugia.
Il prossimo 14 giugno verranno dunque affrontate le questioni preliminari del dibattimento che poi entrerà nel vivo. Erano stati i pubblici ministeri Mario Formisano e Paolo Abbritti a chiedere che venissero uniti i procedimenti, considerato che i testimoni chiamati in aula dalle parti si sovrappongono. I difensori degli imputati, invece, si erano opposti. Non erano d’accordo, convinti che la decisione violasse “il diritto di Gianpiero Bocci ad un processo in tempi ragionevoli”. Ma anche perché “la revoca del giudizio immediato non è prevista dalla legge”, come ha spiegato il suo avvocato difensore, David Brunelli.
Il legale di Bocci ha inoltre spiegato che il suo assistito è sotto processo già da ottobre 2019 e che nell’udienza del 14 giugno, la prossima in agenda, dovrà ancora assistere alla discussione relativa alla costituzioni delle parti civili. Per l’avvocato si tratta quindi, come ha spiegato all’agenzia Ansa, di una “chiara violazione del giusto processo inteso nella sua ragionevole durata”. Complessivamente i rinviati a giudizio sono 32.