L’Ospedale di Spoleto, attualmente convertito in Covid hospital, resta sprovvisto di personale medico-sanitario, in particolare di pneumologici.
Gli operatori sono infatti in attesa dell’esito della procedura della Usl 2, in scadenza venerdì 27 novembre, che assegnerà “incarichi di natura professionale a specialisti in pneumologia per il San Matteo degli Infermi per 60 euro l’ora”.
Il numero insufficiente del personale sarebbe la principale causa del fatto che 40 nuovi posti letto non siano ancora stati allestiti.
Questo quello che ha confermato la responsabile Orietta Rossi, riunita in consiglio durante la giornata di ieri, lunedì 23 novembre.
All’incontro in video-conferenza ha partecipato anche il commissario della Usl 2, Massimo de Fino. Grande assente, Guido Bertolaso, tanto che i consiglieri Luigina Renzi, Carla Erbaioli e Antonio di Cintio si sono detti “stupiti” e “perplessi” riguardo alla sua mancata partecipazione.
“Ad oggi abbiamo allestito 80 posti letto – ha evidenziato De Fino – e vorremmo arrivare nei prossimi giorni, se non ai 117 posti previsti, almeno a 115”.
Il sindaco De Augustinis in aula ha ribadito anche il fatto che la carenza di personale si rifletta negativamente sul tracciamento dei contatti.
Mancano infatti infermieri, medici internisti, cardiologici e infettivologi, a fronte di un ospedale che conta al momento solo 18 medici e 34 infermieri.
Orietta Rossi ha comunque confermato l’adeguatezza dei reparti aperti rispetto agli standard assistenziali.