Il salvataggio del gruppo romano “Astaldi” parrebbe a rischio e con esso il Progetto Italia.
Questo dopo che il tribunale di Roma ha fatto sapere di ritenere indifferibile il termine di venerdì 15 luglio per il deposito del piano definitivo. E dunque a 10 giorni dal termine fissato per la definizione del piano di salvataggio del gruppo il titolo in borsa cede il 2,97% e si riporta a 71,8 centesimi dopo un affondo a 68,5. La capitalizzazione della società si pone dunque sotto il 72,9 milioni di euro. Come noto Astaldi è alle prese con un piano di salvataggio da circa 500-600 milioni di euro che dovrebbe passare per un’acquisizione da parte di Salini Impregilo (-2,21%) nota come Progetto Italia.
Il Sole 24 Ore ha consultato un documento inviato da Sace alla società di costruzioni nel quale la società del gruppo CDP che opera nel sostegno finanziario delle imprese rivendica lo status di creditore privilegiato in merito alle proprie esposizioni verso Astaldi per circa 75 milioni di euro.
Sostanzialmente dunque Sace vorrebbe una distinzione del proprio status di creditore da quello degli altri soggetti esposti verso Astaldi. La missiva sarebbe un atto dovuto, ma a dieci giorni dal termine per la definizione dell’operazione inevitabilmente proietta fattori di incertezza sul positivo esito della stessa.