La Protezione Civile ha diramato un avviso di condizioni avverse del tempo con precipitazioni temporalesche sulle Marche e in estensione dal pomeriggio su Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Sono previste piogge di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata allerta arancione per rischio idraulico diffuso sui settori meridionali dell'Appennino marchigiano e per rischio idrogeologico sul versante orientale dell'Umbria. Sono in allerta gialla invece i restanti settori di Marche e Umbria, il Lazio, l'Abruzzo, il Molise e gran parte della Puglia e del Veneto.
Il pensiero naturalmente va alle persone che da quasi due settimane vivono nelle tendopoli, in particolare tra Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, che sono i paesi più colpiti dal sisma, ma anche a Norcia dove sono tanti oloro che ora vivono sotto le tende.
Proprio per la situazione climatica che sta cambiando verso il peggio il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, spinge per la chiusura delle tendopoli. “Il meteo cambierà – ha detto – il clima rischia di diventare più rigido, dobbiamo spostare subito le categorie di persone più fragili”. Il commissario Vasco Errani ha spiegato che in questa settimana sarà comunicato “il D-day, ossia il giorno in cui cominceremo a smantellarle. Sappiamo bene che con il maltempo nei campi comincia il disagio e il nervosismo e quindi dobbiamo accelerare”. Errani ha inoltre chiarito che l'identità dei luoghi colpiti sarà preservata, “quindi ogni soluzione come le casette è temporanea per gestire la ricostruzione”.