La situazione dei trasporti ferroviaria in Umbria è sempre più critica ed esasperante. A Terni, i pendolari hanno chiesto un incontro alla Regione. E anche Palazzo Spada non sta a guardare, al punto che ha approvato un atto di indirizzo per chiedere «un servizio più adeguato alle esigenze del territorio»
Il documento è bipartisan, firmato da maggioranza e opposizione.
Al termine della seduta tenutasi nella sede del Municipio, l’ufficio di presidenza del consiglio comunale, composto dal presidente Francesco Maria Ferranti e dai vice Devid Maggiora e Patrizia Braghiroli, ha spiegato: «Tutti i gruppi consigliari di minoranza e di maggioranza hanno dato dimostrazione di alto senso di responsabilità e di attuazione trasversale per le problematiche e le difficoltà che interessano il nostro territorio e in questo caso migliaia di pendolari. Esprimiamo un ringraziamento a tutte le forze politiche, tutti i gruppi consigliari hanno ritirato i propri atti di indirizzo ed emendamenti, lavorando e redigendo un unico atto di indirizzo politico che la giunta utilizzerà da subito per intervenire con decisione sulla regione dell’Umbria, richiedendo l’immediata apertura di un tavolo».
L’atto impegna la giunta e il sindaco Latini ad «adottare iniziative al fine di migliorare la situazione logistica delle migliaia di pendolari ternani che si recano a Roma e ad attivarsi con la regione affinché siano destinati ai collegamenti ferroviari Terni-Roma adeguati a garantire un numero congruo di corse e servizi di qualità». Inoltre, «a richiedere alla regione di garantire uno stanziamento di fondi adeguati per il mantenimento della carta tutto treno e a ribadire la netta contrarietà della proporzionalità del costo della carta tutto treno alla dichiarazione Isee degli utenti; di convocare urgentemente un tavolo con l’assessore regionale ai trasporti (Giuseppe Chianella, ndr), le associazioni di categoria rappresentative».
I pendolari chiedono un servizio più adeguato, sia in termini di qualità che di quantità delle corse nella tratta Terni-Roma. «Il comitato dei pendolari – si legge nell’atto di indirizzo – ha posto la questione della qualità del servizio e la modalità di acquisto della Carta tutto treno, partendo dal dato che la Regione intende modulare il costo della carta sulla base della dichiarazione Isee. La tariffa applicata ha subito aumenti non parametrati al servizio offerto. Il territorio della nostra provincia, a causa di una politica regionale non più attenta alle esigenze dei cittadini, sta continuando ad essere penalizzato».
Sulla vicenda della Carta Tutto Treno da registrare anche l’intervento del capogruppo della Lega Umbria, Emanuele Fiorini, per il quale è «inammissibile introdurre le fasce Isee per la carta». «I pendolari sono già vessati dai disservizi che subiscono quasi ogni giorno e dagli aumenti che sono stati decisi con la firma del nuovo Contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Umbria. Applicando l’Isee si creerebbe un precedente a livello nazionale assolutamente da evitare, visto che nessun’altra Regione ha mai preso un provvedimento simile. Tanto più che esistono ancora molte criticità da affrontare, in particolare la mancanza di servizi in alcuni orari e in certi giorni della settimana, come ad esempio i festivi, nelle tratte Roma-Terni-Foligno e in quella verso Orvieto, da e per la capitale».