Di Gino Goti – C’era una volta… così iniziano le storie. Questa è quella di un bellissimo parco tra gli edifici della elegante lottizzazione Chiabolotti a Pieve di Campo. Inizialmente era ben curato: le aiuole venivano regolarmente rasate, i vialetti non erano invasi dai cespugli, la fontanella zampillava, i residenti lo frequentavano dalla mattina alla sera. Ora abbandono, incuria, erbacce hanno preso il sopravvento su uno spazio vivibile e risposante. Chi abita intorno non ha certamente i mezzi per curare le ferite dovute alla trascuratezza e alla “natura” che non segue i calendari politici delle amministrazioni ma soltanto l’alternarsi regolare delle stagioni. La zona, tra via Stoppani e via Flamini, richiede a gran voce un intervento significativo, perché ci sono da potare anche le numerose piante, da ripristinare il passaggio sui vialetti pavimentati e quasi ostruiti dai rami dei rigogliosi cespugli, da ripulire la fontana e, magari, da farla rifunzionare. A Pieve di Campo i “ragazzi del campetto” hanno dimostrato buona volontà nel ripulire il loro spazio di svago e di gioco, ricompensati dal grifetto d’argento regalato loro dal sindaco Romizi, ma più di tanto non si può chiedere loro e ai residenti quando l’intervento di bonifica richiede mezzi e personale adeguato. Anche il neo eletto…sindaco di Pieve di Campo: il giovane Tommaso Benedetti, coordinatore dei ragazzi del campetto, è salito in via Stoppani a verificare il degrado lamentato dai cittadini. Anche lui, ha detto, si farà premura di telefonare ad Andrea (Romizi) perché disponga un intervento immediato. E chissà che le parole del giovane e volonteroso rappresentante dei ragazzi del campetto della Pieve non riescano a ottenere qualcosa.