In Umbria la raccolta differenziata è ancora lontana dal toccare gli standard ottimali.
Almeno per quanto riguarda il bilancio riferito all’anno 2017.
L’ultimo dato dell’osservatorio Arpa dice che si è toccata quota 61,8% come media annuale. La quota minima stabilita dalla Regione era però del 65%, e quella non è stata ancora raggiunta.
E adesso per tutti i Comuni dei subambiti territoriali che non hanno tagliato il traguardo scattano le sanzioni.
Si tratta di 43 amministrazioni per un totale di 350mila abitanti.
Non sono stati resi noti i nomi in attesa dell’ultima certificazione. Gli altri si salvano e per i più virtuosi, 13 quest’anno, si profilano i bonus dell’ecotassa.
Le multe che devono arrivare dalla Regione (regolamento regionale del 10 gennaio 2012) consistono in un’ammenda che va da 2 a 5 euro a tonnellata extra di rifiuti rispetto alla soglia del 65% smaltita in discarica.
Gli euro oscillano a seconda delle caratteristiche del servizio per ogni singolo municipio. Il problema è che tutte quelle elevate negli ultimi due anni non sono state ancora pagate: i Comuni attraverso gli Ati hanno fatto ricorso.