Stella del Lago e la Cooperativa del Trasimeno con la Rappresentanza dei Pescatori Autonomi tracciano il loro “manifesto” politico
La Cooperativa Stella del Lago e la Cooperativa Pescatori del Trasimeno, insieme alla Rappresentanza dei Pescatori Autonomi, hanno tracciato un loro “manifesto” politico, che contiene l’appello a chi si candida a guidare i territori del Trasimeno e che è stato pubblicato dal quotidiano La Nazione.
“In vista delle imminenti elezioni comunali, noi, come rappresentanti dei pescatori, preoccupati per la salute e il futuro del nostro amato Lago Trasimeno, desideriamo porre alla vostra attenzione un tema di cruciale importanza: la tutela dell’ambiente lacustre e la sostenibilità delle pratiche di pesca, che da poco sono diventati anche Presidio SlowFood”.
“Siamo ispirati dalla recente legislazione italiana ‘Salva Mare’, che ha introdotto significative misure per combattere l’inquinamento marino, specialmente quello causato dalla plastica, e promuovere la raccolta dei rifiuti da parte dei pescatori. Riteniamo che principi analoghi possano e debbano essere applicati al contesto del Lago Trasimeno, per preservarne la bellezza e la biodiversità per le generazioni future”.
E spiegano il tutto tracciando una serie di richieste: Primo, la reazione di aree di raccolta per i rifiuti lacustri: Impegnarsi affinché il gestore attuale e i futuri gestori del servizio di raccolta dei rifiuti individuino, presso specifiche darsene del lago, aree dedicate alla raccolta dei rifiuti lacustri.
Questo consentirà ai pescatori di portare a terra ciò che raccolgono nelle loro reti, oltre al pesce, contribuendo significativamente alla pulizia del lago.
Seconda richiesta per un rimborso spese per i pescatori: proporre un sistema di incentivi o rimborsi per i pescatori che partecipano attivamente alla raccolta dei rifiuti dal lago, riconoscendo il loro ruolo essenziale nella tutela dell’ecosistema lacustre.
Terzo punto la creazione di un centro di scarico per il pesce infestante: prevedere un’area specifica per lo scarico e lo smaltimento del carassio e di altri pesci infestanti, con l’ente gestore che si faccia carico del relativo smaltimento. Questo aiuterebbe a controllare le specie invasive e a mantenere l’equilibrio ecologico del lago.
“Queste misure non solo contribuirebbero alla protezione dell’ambiente, ma anche al sostegno dell’economia locale, valorizzando le pratiche di pesca sostenibile e promuovendo il Lago Trasimeno come esempio virtuoso di gestione ambientale”.