Cosa succede a Foligno e Spoleto. Perugia ne guadagna tre e Terni ne perde una
La Giunta regionale ha deliberato l’Atto di riorganizzazione della Rete Ospedaliera Regionale a seguito del parere positivo, espresso dal Ministero della Salute, rispetto la proposta trasmessa dalla Direzione Sanità umbra alcuni mesi fa e che riguarda, tra l’altro, riorganizzazione degli ospedali e relativi fabbisogni di posti letto, la nascita del Terzo Polo, gli ospedali di Comunità e delle zone disagiate.
Uno dei passaggi chiave della delibera della Giunta regionale che riorganizza gli ospedali, mette sul piatto di Terni la sanità convenzionata con i privati e blinda il Terzo Polo Foligno-Spoleto.
Il progetto mette in conto meno venti strutture complesse e il taglio di venti primariati.
I numeri dicono che le strutture complesse scenderanno da 176 a 156, cresceranno di due unità, invece, le strutture semplici: da 186 a 188. Il taglio viene gestito in parte con il Terzo Polo, avrà un peso la convenzione con l’Università per le Aziende ospedaliere di Perugia e Terni, nella partita a scacchi non si arriva con un semplice meno davanti. Perché c’è qualche più, sia per i primariati che per gli ospedali.
A guardare la tabelle allegate alla delibera, per esempio, per le strutture complesse, l’Azienda ospedaliera di Perugia ne guadagna tre (passando da 48 a 51), Terni ne perde una (da 40 a 39), la Asl 1 ne brucia 15 (da 45 a 30) e la Asl 2 nove (da 45 a 36).
Nel lunghissimo elenco con più, meno, ante piano 2016 e riallineamento, il quadro dice così: la direzione di una struttura complessa di Cardiologia in meno (da 8 a 7), taglio di due Chirurgie generali(passano da 10 a 12), ci sarà una Chirurgia pediatrica da zero, le strutture complesse di Gastroenterologia vengono dimezzate passando da quattro a due, ci sarà una struttura complessa di Malattie endocrine, addio a quattro strutture complesse di Medicina generale che scendono da 17 a 13, neurologia scende da 5 a quattro, scendono da tre a due le strutture complesse di Oncologia con posti letto, perde du strutture complesse l’Ortopedia e traumatologia passando da nove a sette, tagli di una per la Radioterapia oncologica (da 3 a due), non ci sarà più la direzione di un presidio (scendono da 8 a 7), le strutture complesse di Radiologia scendono da dieci a sette, cresce di uno la Reumatologia, scende di una la Neonatologia e vengono cancellate tutte e quattro le Strutture complesse della Terapia del dolore che non hanno posti letto.
Visto che il Terzo Polo ha un peso chiave nel riassetto, l’integrazione delle Unità Operative per discipline tra gli ospedali di Foligno e Spoleto porta alla riduzione di sette strutture complesse. Per esempio la Cardiologia sarà unica con direzione a Foligno dove ci sarà l’Utic; l’Ortopedia e Traumatologia sarà a guida “spoletina” come la Radiologia. Terapia intensiva a guida “folignate”. A proposito di Rianimazione: a Foligno tredici posti letto (e quindici di semintensiva) e a Spoleto sei e altrettanti di semintensiva.
Sul fronte delle strutture semplici, il saldo positivo di due, ridisegna così gli equilibri: meno due per l’Azienda ospedaliera di Perugia che scende da 30 a 28; meno undici per il Santa Maria di Terni che passa da 63 a 52; meno cinque per la Asl1 e più venti per la Asl 2.
Nel documento deliberato dalla Giunta si definisce anche l’offerta complessiva di posti letti pubblici che raggiunge quota 3.295 (2.834 per acuti e di 461 per post-acuti), individuando in 80 i posti letto da destinare a strutture private accreditate e convenzionate nella provincia umbra che ne risulta attualmente sprovvista, ovvero quella di Terni (distribuiti nelle discipline di Chirurgia Generale, Medicina Generale, Oculistica, Ginecologia, Ortopedia, Otorinolaringoiatria e Riabilitazione e rieducazione funzionale), con ben 562 posti letto ora previsti per l’Ospedale Pubblico di Terni, il tutto al fine del necessario riequilibrio territoriale.
Vengono poi incrementati di 9 unità, ai fini dell’abbattimento della mobilità passiva, i posti letto dell’Istituto Clinico Tiberino che così raggiunge i 120.
Nell’atto si pianifica poi l’implementazione delle seguenti strutture pubbliche: a Norcia l’Ospedale per acuti con 22 posti letto e Pronto Soccorso h 24; l’ospedale di Castiglione del Lago con Pronto Soccorso h 24, 34 posti letto per acuti e 20 posti letto per l’ospedale di Comunità; l’ospedale di Comunità di Città della Pieve con 20 posti letto e Pronto Soccorso dedicato, anche attraverso l’attivazione di una sperimentazione gestionale di partenariato pubblico-privato.
Nel frattempo, la Giunta regionale ha già appostato, nel bilancio previsionale recentemente approvato in Assemblea legislativa, ulteriori 3,9 milioni per il progetto da 116 milioni di finanziamento del nuovo ospedale di Terni, così come proseguono le procedure già avviate per la realizzazione dell’Ospedale territoriale di Narni Amelia e per tutti i progetti PNRR legati alle nuove Case della salute ed Ospedali di comunità su tutto il territorio umbro.