Un ragazzo è stato brutalmente picchiato da un gruppo di giovani nel boschetto di Collerolletta, forse un regolamento di conti. Ma per lui poteva finire anche peggio se non fosse intervenuto un passante che vista la brutale violenza a cui era sottoposta la vittima ha subito lanciato l’allarme alle forze dell’ordine.
Il fatto, riportato oggi dal Messaggero dell’Umbria, è accaduto la scorsa notte.
Questo il racconto per intero del testimone riportato dal Messaggero: «L’altra sera ero uscito per portare fuori il cane nel boschetto di Collerolletta – racconta – erano le 22.30. In quel momento non c’era nessuno anche perché il tempo non era buono, tirava vento e cadeva qualche goccia d’acqua. Per questo avevo messo un cappuccio in testa e aspettavo che il cane finisse di correre. Improvvisamente arrivano tre o quattro macchine, probabilmente quattro, hanno fatto una manovra dentro al bosco e hanno rimesso le macchine posizionate in modo tale da potersene andare in fretta senza fare altre manovre. Sono scesi dei ragazzi, in tutto potevano essere più di dieci, almeno una quindicina. Ho sentito che parlando a voce più alta uno di loro, sicuramente riferendosi a me diceva “Quello è meglio che vada a fare una passeggiata” ho preso il mio cane e con tranquillità gli sono passato davanti. Erano in piedi su dei gradini e sulla piattaforma su cui ballano. Io sono passato davanti a loro a pochi metri, insieme al cane pensavo che questi volessero drogarsi e quindi mi sono spostato e avevo deciso di andare verso la macchina che avevo parcheggiato un po’ distante e che non era visibile dallo spiazzo in cui erano i ragazzi. Mentre me ne stavo andando ho sentito chiudere degli sportelli, quindi era arrivata un’altra macchina e altre persone si sono aggiunte al gruppo. Non sono riusciti a vederli ma ho sentito più sportelli che si aprivano e si chiudevano. Tutti parlavano italiano. Passano ancora dei minuti e ho sentito rumore di passi di corsa alle mie spalle. Mi sono girato e ho visto che rincorrevano una persona. Una volta raggiunta, l’hanno sbattuta contro una macchina parcheggiata e hanno cominciato a picchiarlo. A un certo punto questo è riuscito a scappare e il ragazzo si è avvicinato a me dicendomi “non andare via, non andare via, altrimenti questi mi ammazzano ti prego, ti prego”. Ho potuto vedere solo che era tutto tremolante e aveva il viso gonfio e del sangue su una mano. Era giovane una volta che si è avvicinato a me e al mio cane, i ragazzi hanno deciso di andarsene. Prima di salire sulle macchine e sparire ho sentito rumore di calci a un’auto probabilmente la macchina di quello picchiato. Anche lui poi se ne è andato senza dire più nulla mentre io stavolta telefonando ai carabinieri, purtroppo quando sono arrivate le pattuglie non c’era più nessuno».