La Commissione Ue ha concesso il placet al riacquisto – da parte dei tedeschi della Thyssen Krupp – di Acciai Speciali Terni che era passata nelle mani della multinazionale finlandese Outokump.
Come si sa alla fine del 2012 l’industria finlandese aveva acquistato il comparto Inoxum dell’AST da Thyssenkrupp, ma l’autorità europea garante della concorrenza aveva chiesto a tutela della libera concorrenza del settore dell’acciaio che le attività di Terni fossero trasferite a un terzo concorrente.
I finlandesi hanno traccheggiato a lungo ed hanno esaminato le offerte presentate , ma senza decidere in merito. I tempi stringevano e l’operazione stava per creare un problema anche per i finlandesi e finalmente è arrivata la decisione di accettare l’offerta della TK tedesca di riacquistare l’Ast.
La commissione Ue ha dichiarato ora che l’acquirente scelto da Outokumpu per Ast, e cioè Thyssen Krupp, è adeguato all’impresa dal momento che ha tagliato i legami con Outokumpu ed è ora un soggetto indipendente.
Bruxelles ha dato il benestare a questa operazione, imponendo condizioni per garantire l’indipendenza tra ThyssenKrupp e Outokumpu: la società tedesca si è impegnata a vendere la sua quota nell’azienda finlandese (pari al 29,9% del capitale), a interrompere canali creditizi tra le due società, a ritirare il suo esponente nel consiglio di amministrazione di Outokumpu. Il Commissario Joaquin Almunia – che ha comunicato il si della Commissione Europea- ha detto che “siccome dal nostro punto di vista le condizioni che era no state poste condizioni sono state rispettate, eliminando le preoccupazioni sul fronte della libera concorrenza, consideriamo il riacquisto di AST da parte di ThyssenKrupp la migliore opzione possibile”.
L’operazione che ha portato al nuovo passaggio di proprietà prevede che la società tedesca acquisti da Outokumpu anche il Tubificio di Terni, VDM e alcuni servizi che hanno sede nella città umbra, evitando lo spacchettamento e vendita separata di quelli che erano stati definiti i “gioielli di Ast”. “Il pacchetto di attività ha una sua coerenza che dà nuova forza alle attività ternane”.
Il commissario Joaquin Almunia ha fatto capire che ThyssenKrupp ha fornito adeguate assicurazioni in ordine all’investimento nella struttura industriale ternana, con la sicurezza di un aumento della sua redditività. Almunia ha così negato quanto era stato detto alla vigilia dell’ok, che l’operazione fosse puramente finanziaria, anche perché – ha sottolineato – il settore siderurgico sta mostrando segni di ripresa dopo una lunga fase di debolezza.