La strategia del progetto Perugia.Zip consiste nel rigenerare e riconnettere il tessuto urbano con “contenuti intelligenti” grazie alla costruzione di reti tecnologiche e sociali. Il progetto, presentato a Perugia nella sala d'attesa della stazione ferroviaria di Fontivegge,
è stato elaborato dal Comune in co-progettazione con la Regione nell'ambito di Agenda urbana, strumento che la programmazione comunitaria 2014-2020 dedica alle città e, in particolare, allo sviluppo urbano sostenibile. “Siamo tra i primissimi in Italia a presentare un progetto di questo tipo”, ha detto la presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini, ricordando che per interventi in cinque città (Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Città di Castello) sono a disposizione 35 milioni di euro.
Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha plaudito alla collaborazione fra uffici comunali e regionali”. Il budget complessivo del programma è di 11 milioni 627.297 euro, di cui 10 milioni 074.273 euro a valere sul POR FESR e 1 milione 553.024 a valere sul POR FSE. In particolare nell’ambito delle azioni finanziate con il POR FESR, in materia di “Agenda digitale e Smart cities” gli interventi previsti permetteranno di sviluppare un’applicazione multicanale (Perugia smart experience) quale “connettore cittadino” in grado di offrire ai fruitori (imprese, cittadini, turisti) uno sportello telematico multiservizio dell’Ente. Il sistema sarà fruibile sulle principali piattaforme smartphone e tablet e avrà caratteristiche idonee alla consultazione dati, geolocalizzazione (punti di interesse, segnalazioni, eventi, arte, servizi), interattività, notifiche push. Si prevede di realizzare interventi relativi a: progetti Open data, implementazione sistema wisetown, che ha come interfaccia per il city user la applicazione Perugia experience (tecnologia e gli esempi di servizi, la convergenza data set e le piattaforme servizi on line, il SIT e la Comunicazione verso l’est7erno (dove c’è il Contact center). In questo ambito si colloca anche un intervento per l’illuminazione pubblica integrato con altre azioni del programma. In tema di mobilità sostenibile, per la parte infrastrutture, sono previsti interventi sul nodo di interscambio di Fontivegge per potenziarne la funzione nell’ambito del TPL, attraverso la rivisitazione degli spazi e delle relative funzioni, la costruzione di un bus terminal, l’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili, l’utilizzo di sistemi digitali per informazioni/servizi ai fruitori dell’area. Ciò per rendere l’area più fruibile, più rispondente alle esigenze del city user, più scura, più attrattiva e dunque favorire l’accesso a Perugia con il Trasporto Pubblico Locale. Si provvederà inoltre al Potenziamento dell’attuale sistema di bike sharing con una nuova postazione presso l’ospedale S. M. della Misericordia e 8 nuove stazioni nell’area dell’acropoli e l’acquisto di ulteriori bici tradizionali. La finalità è di fornire un servizio “dell’ultimo miglio” per rendere più attrattivo in città l’abbandono dell’auto e/o l’uso del TPL.
Infine è prevista la Creazione di nuovi itinerari ciclopedonali con il completamento del percorso ciclopedonale di collegamento tra Pian di Massiano e l’ospedale S. Maria della Misericordia, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo dell’auto privata sia per l’accesso al Polo ospedaliero regionale, sia per altri poli di attrazione (Pian di Massiano, facoltà di ingegneria, Polo scolastico Capitini, Borgonovo).
Per la parte ”ITS” il progetto mira alla realizzazione di un sistema di monitoraggio completo del traffico nell’area urbana di Perugia che consenta l’analisi della mobilità in città e fornisca la base informativa necessaria alle scelte di pianificazione del traffico e del TPL, con informazioni in tempo reale sulle situazioni di congestione, sui percorsi alternativi, ciò attraverso l’utilizzo di sensoristica nei principali svincoli superstradali, baricentri dei quartieri della città, pannelli a messaggio variabili e sistemi di controllo della mobilità urbana.
In materia di azioni per la “valorizzazione di attrattori” sono previsti quattro interventi relativi a: il recupero del Teatro Turreno, la realizzazione di un Museo diffuso della storia di Perugia, un intervento per la fruizione della rocca Paolina, un intervento di illuminazione artistica. In particolare il recupero del Turreno, che verrà realizzato con risorse dell’Agenda urbana (1 mln), con altre risorse messe a disposizione dalla Regione (1,5 mln), con risorse messe in campo dal gestore privato (circa 1,6 mln) con a finalità di creare uno spazio dinamico e polifunzionale capace di contribuire, con gli altri interventi, a sviluppare in questa parte della città un’offerta innovativa ed integrata che comprenda percorsi sia fisici che virtuali. Relativamente al Museo diffuso della storia della città di Perugia è prevista la realizzazione di installazioni, dispositivi, strumentazioni innovativi e interattivi (tutti ancora da identificare e progettare) che siano collocati lungo un percorso ideale che unisce Fontivegge al centro storico. Per quanto riguarda la valorizzazione dei servizi di accoglienza turistica della Rocca Paolina verrà realizzato un sistema di proiezione che proponga al turista immagini, suoni e racconti dal passato e l’installazione di presidi interattivi che forniscano informazioni di vario genere sulla città. In merito all’Illuminazione artistica monumenti è prevista l’installazione di sistemi di illuminazione artistica smart sulle cinque porte di accesso, l’area di Fontivegge, e alcune aree/percorsi del centro storico con una particolare attenzione a valorizzare strade e vicoli di pregio che escono dai principali assi turistici, anche in un’ottica di maggiore sicurezza.
Relativamente alle azioni finanziate con il POR FSE sono previsti interventi di inclusione sociale che riguardano: azioni di educativa territoriale da sviluppare nelle aree di maggiore intensità abitativa che costituiscono il perimetro che circonda dell’area della Stazione Fontivegge e che rappresentano inoltre un asse di mobilità tra centro e prima periferia urbana su target diversi (minori – piccoli giovani, famiglie – famiglie insieme, comunità di cittadini – laboratori di cittadinanza); centro famiglie, come luogo fisico dedicato in cui realizzare le sede del “Centro per le Famiglie”, un “Family Hub” che rappresenta uno spazio contenitore di attività ed i servizi per famiglie e bambini, mentre sul piano immateriale è lo spazio virtuale creato mediante la creazione di una portale web e di una specifica applicazione grazie ai quali poter avere informazioni sui servizi dedicati alle famiglie ed un primo orientamento a essi, chiedere appuntamenti per specifiche consulenze, avere notizie su eventi ed opportunità sul tema famiglia e bambini in città; innovazione sociale per avviare pratiche di utilizzo dei beni comuni attraverso meccanismi di partecipazione alla progettazione e cura da parte dei cittadini.