Di Darko Strelnikov – La Giunta sarebbe ormai pronta. Il suo identikit rassomiglierebbe per 4/ 5 quella ipotesi che avevamo fatto ieri. Fernanda Cecchini, Luca Barberini, Fabio Paparelli , Antonio Bartolini (che avrebbe vinto la concorrenza del prof. Luca Ferrucci per la sua migliore identificazione con Perugia) e la socialista Claudia Bastianelli.
Un mix che ha il pregio di rappresentare almeno il “minimo sindacale” di rinnovamento (ma forse anche qualcosa di più visto che Bartolini viene descritto come persona molto indipendente). L’escluso “dall’incastro perfetto” sarebbe il prof: Attilio Solinas . Una bocciatura che renderebbe ancora più evidente la sconfitta della minoranza che aveva già lasciato sul campo 4 dei suoi 5 candidati (Galanello, Bravi, la Zampolini e la Marchesi). Ma non è tanto questo il punto che sta facendo ancora discutere.
Il nodo politico è la rappresentanza del capoluogo. Dopo aver perso il comune, una parte del partito, chiede alla Marini una soluzione spendibile in prospettiva. Un investimento in vista delle amministrative del 2019. Restano quindi sul tavolo altre ipotesi alcune delle quali piuttosto suggestive. Qualcuno avrebbe fatto il nome della senatrice Valeria Cardinali che, non è un mistero per nessuno, “studia da sindaco” da un bel po’ di tempo. Diventando assessore regionale si “avvantaggerebbe sul lavoro”.
Complicata anche la partita per la Presidenza del Consiglio regionale. In Pool resterebbe Donatella Porzi. I concorrenti sono Eros Brega e Marco Vinicio Guasticchi. Radio scarpa giura su un patto tra i due che funzionerebbe così : chi ha più consensi fa il Presidente e l’altro fa il capogruppo”. Ieri Brega, dopo un pranzo con la corrente, si sarebbe recato a palazzo Cesaroni per una visita guidata ai locali del gruppo del Pd. Una resa o una presa d’atto che il candidato dei “bocciani” non è lui, per la serie “chi s’accontenta gode”?