“Il colpo di mano con il quale si è pensato di sostituire i vertici del coordinamento comunale del Pdl, è un qualcosa che non può essere tollerato sul piano del metodo e del merito e rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso”. Lo scrivono, in una loro nota, il presidente del gruppo consiliare del Pdl in Comune Federico Brizi e i consiglieri comunali del gruppo Pdl Carlo Orsini (vicepresidente del consiglio comunale), Stefano Fatale (vicepresidente della prima commissione consiliare), Fabio Biscetti (vicepresidente della seconda commissione consiliare) e Federico Salvati.
“Un vaso da tempo colmato da uno stillicidio di iniziative unilaterali – si legge ancora nella nota dei cinque consiglieri comunali – intraprese dai vertici provinciali e regionali del partito, in dissonanza con il gruppo consiliare a Palazzo Spada”. “L’accordo tra i vertici locali ha ingessato il partito che appare ripiegato su se stesso, poco incline al confronto, non rivolto all’esterno, minoritario e sempre più isolato. Tutto ciò è funzionale non al bene del partito, ma a garantire la sopravvivenza politica dei vertici stessi”.
“Se (e nessuno ci può imputare il contrario) per disciplina di partito spesso si è chiamati ad accettare decisioni che non si condividono per metodo e/o merito, arriva un limite oltre il quale tacere e non intraprendere opportune contromisure, significa condividere responsabilità dalle quali è giunto invece il tempo di prendere le distanze”.
“In ragione di quanto sopra – conclude la nota dei cinque consiglieri comunali – e per il bene del partito che vogliamo torni ad essere credibile, autorevole e vincente, dichiariamo di autosospenderci da ogni attività di partito, con effetto immediato e fino a quando non si verifichi un inequivocabile e complessivo chiarimento politico, o si indichi attraverso un percorso trasparente modalità e data d’indizione del congresso comunale”.