Potrebbe approdare davanti al Tar dell’Umbria il ricorso straordinario che l’ex sindaco Umberto De Augustinis ha presentato al presidente della Repubblica per l’annullamento degli atti di commissariamento del Comune e pure della mozione di sfiducia votata 1’11 marzo scorso, anche virtù di un presunto conflitto di interesse che l’ex primo cittadino contesta ai quattro sanitari eletti in consiglio comunale a causa del ricorso del Comune contro Regione e Usl 2 sulla riconfigurazione del San Matteo in Covid hospital di cui si fa riferimento nella mozione di sfiducia.
In una nota apparsa oggi sul Corriere dell’Umbria, l’avvocato Massimo Marcucci, che assiste l’anestesista Marco Trippetti (Pd) e insieme al collega Giuseppe Caforio anche la nefrologa Paola Vittoria Santirosi (Fd1), stanno valutando la possibilità prevista dalla legge di propone opposizione alla sede giudiziaria scelta dall’ex sindaco al fine di chiederne la trasposizione del giudizio davanti al Tar, con il competente che sarebbe naturalmente quello dell’Umbria.
Il tentativo di spostare davanti ai giudici amministrativi il ricorso di De Augustinis, che è assistito dagli avvocati Salvatore Taverna e Sandro Amorosino, dovrà essere eventualmente formalizzato entro 60 giorni, quindi al più tardi entro la fine di maggio.
Stesso lasso temporale è riconosciuto ai controinteressati, oltre a Trippetti e Santirosi l’ex sindaco ha contestato il conflitto di interesse anche al chirurgo Antonio Di Cintio (FdI) e all’ostetrica Carla Erbaioli (Pd), per presentare deduzioni e documenti nel caso in cui accettassero la sede giudiziaria scelta dal ricorrente, vale a dire nei fatti il Consiglio di Stato che esprime un parere sulla questione sollevata da De Augustinis, che poi viene formalizzato con atto del presidente della Repubblica.
L’ex sindaco con il ricorso ha proceduto non solo contro i quattro sanitari eletti in consiglio, ma anche contro il prefetto Armando Gradone, che ha firmato gli atti di commissariamento del Comune, contro la commissaria Tiziana Tombesi, nominata dal prefetto per traghettare Spoleto verso elezioni anticipate, e contro il segretario generale dell’ente Mario Ruggieri.