Il docente Lorenzo Rocca, l’esaminatore sospeso per essere stato coinvolto nell’esame farsa del calciatore Luis Suarez all’Univiersità per Stranieri di Perugia, ha patteggiato un anno di reclusione, con pena sospesa.
Il professore, difeso dall’avvocato Cristiano Manni, era accusato di aver favorito il calciatore uruguaiano durante la prova d’esame, finalizzata ad ricevere la certificazione di lingua italiana per ottenere la doppia cittadinanza.
Secondo quanto sostenuto dalla Procura, Lorenzo Rocca avrebbe certificato “falsamente” il “conseguimento dell’attestato di conoscenza” della lingua italiana da parte di Suarez. La pubblica accusa sostiene altresì che il calciatore uruguaiano abbia ricevuto in anticipo le tracce delle prove d’esame.
Il professor Rocca era stato inizialmente sospeso, ma in un secondo momento il gip aveva revocato il provvedimento. La sua è la prima condanna relativa all’inchiesta sul caso Suarez.
Il docente era stato il primo tra gli imputati a confessare sul reale svolgimento dell’esame di Luis Suarez. Lorenzo Rocca era stato interrogato in due occasioni: la prima volta, il 22 settembre scorso, da parte dei Pm, e la seconda il 10 dicembre dal gip Frabotta, quando il docente aveva dichiarato che tutti i 14 partecipanti al consiglio del 9 settembre erano perfettamente a conoscenza che la reale motivazione dell’istituzione della sessione straordinaria era il calciatore e che Rocca non aveva quindi nessun potere decisionale al riguardo.
“La mia colpa – aveva affermato durante il confronto con il gip – è stata di non dire no al copione che mi è stato imposto e di averlo utilizzato, quindi non dire di no due volte, la prima quando Spina mi disse: ‘allora ti mando il copione’ io avrei dovuto dire ‘ma scherziamo!’ e la seconda, più grave forse il giorno dell’esame per averlo poi utilizzato”.
Due giorni fa, martedì 23 febbraio, il gip ha rigettato l’istanza di sospensione per un periodo di otto mesi alla docente di italiano Stefania Spina, accusata di aver fornito domande dell’esame al calciatore.
Una conversazione telefonica (intercettata) tra la docente di italiano e l’esaminatore Lorenzo Rocca avrebbe infatti confermato questa ipotesi.
Dovrebbe giungere a giorni, per quanto riguarda gli altri indagati, l’avviso di chiusura delle indagini, dopo cinque mesi dall’inizio dell’inchiesta sull’esame sostenuto dal calciatore uruguaiano. I reati contestati agli imputati sono quelli di falso ideologico, rivelazione di segreti di ufficio e falso materiale.