“Acconsentire al progetto di Bertolaso, il consulente volontario della presidente Tesei per il Covid-19, che prevede un terzo delle terapie intensive umbre spostate a Civitanove Marche, ad ‘appena’ 150 chilometri da Perugia, è una vera e propria follia.
Anche perché dovrà essere la Regione Umbria a farsi carico di tutto l’occorrente: macchinari e personale sanitario”.
Così Stefano Vinti dell’associazione culturale Umbrialeft.
“Una scelta scellerata quella di Bertolaso – continua Vinti –, in cerca di visibilità in prossimità della sua probabile candidatura a sindaco di Roma per la destra (povera Roma), considerato che in Umbria esistono centinaia di possibilità più comode e praticabili di Civitanova Marche.
Basti pensare, ad esempio, che a Terni esiste il centro di ricerca per le cellule staminali di proprietà dell’Ater e che a Perugia è possibile riaprire due ospedali, quello in via del Giochetto e quello a Porta Sole con decine di postazioni attivabili.
Occorre, quindi, opporsi con forza e determinazione a questo progetto insensato e tanti saluti al ‘Bertolaso Hospital’ marchigiano”.