Un pensionato ha ricevuto un messaggio ingannevole e pensando di parlare con sua figlia le ha fornito le credenziali per accedere alla sua home banking
Un altro anziano vittima di una truffa telematica. Nei giorni scorsi, un 83enne è caduto nella rete dei pirati del web che gli hanno estorto 4mila euro, utilizzando la solita tecnica: vale a dire qualcuno si spaccia per un familiare e chiede dei soldi in prestito perché in quel momento ha problemi con l’applicazione di “mobile banking”.
L’ottantatreenne è stato truffato da una persona che attraverso un messaggio gli aveva fatto credere di essere sua figlia e così l’aveva informato di avere alcuni problemi con la sua applicazione di “mobile banking”. A quel punto, gli aveva chiesto un bonifico per pagare alcune fatture con l’impegno di restituire i soldi il giorno successivo. L’anziano, convito di interloquire con la figlia, aveva quindi fornito il numero di carta e le credenziali per accedere alla sua applicazione di home banking.
È stato quando l’uomo ha contattato la donna che si è reso conto di essere stato vittima di una truffa. A quel punto, si è recato in Questura per denunciare l’accaduto.
Agli agenti ha raccontato che l’ignoto interlocutore aveva effettuato alcune operazioni per un valore di oltre 4.000 euro. I poliziotti, a quel punto, dopo aver tranquillizzato l’83enne e averlo invitato a diffidare dei messaggi inviati da numeri sconosciuti, hanno acquisito la querela e tutte le informazioni utili per lo sviluppo delle indagini e la ricerca dell’autore del reato.