Le parti civili hanno chiesto e ottenuto la citazione dell’ospedale di Perugia
Chiesto 1 milione e 350mila euro di risarcimento dal legale dei familiari di Vincenzo Bosco, il 39enne morto nella fase preparatoria di un intervento al setto nasale all’ospedale Santa Maria della Misericordia il 2 aprile 2022.
Un intervento che doveva essere di routine e che invece si è trasformato in tragedia. Vincenzo, infatti, aveva accusato una crisi respiratoria durante la fase di sedazione, poi i successivi accertamenti avevano verificato la presenza in un bronco di un ago da insulina. Corpo estraneo la cui presenza, secondo gli accertamenti medico legali, avrebbe aggravato un quadro clinico compromesso e per il quale i medici, sette quelli imputati nel procedimento davanti al giudice per le udienze preliminari Piercarlo Frabotta, avrebbero agito in maniera non adeguata.
Assistiti dall’avvocato Sara Falchi, i familiari si sono costituiti parte civile e al momento ha chiesto e ottenuto la citazione dell’ospedale di Perugia in quanto responsabile civile.
Il primo si torna in aula per la discussione e, presumibilmente, la decisione del gup.