Due gli illustri ospiti del convegno, il musicologo Michele Girardi e la nipote di Galileo Chini, ceramista liberty
All’inizio del concerto, domenica mattina, nel cortile del Museo della Ceramica, l’assessore Piero Montagnoli offriva al pubblico una allettante notizia: il venti luglio il Museo della Ceramica ospiterà una giornata di studi sulla figura di Puccini, allineandosi alle celebrazioni nazionali del centenario. L’occasione sarà offerta dalla presentazione del libro che il medico umanista Elena Ciaffoloni ha dedicato alla figura di Riccardo Schnabl Rossi, uno dei più cari amici del musicista. Per l’occasione Montagnoli ha esposto i nomi di due degli ospiti più illustri del convegno, il musicologo Michele Girardi, biografo pucciniano a livello internazionale e la nipote di Galileo Chini, ceramista liberty, pittore e scenografo della Turandot.
Con queste belle informazioni, condivise anche dal sindaco Toniaccini, presente alla mattinata, si è dato inizio al concerto che vedeva riparati sotto la provvidenziale ombra, una cantante e tre musicisti. La prima parte del ricco programma, attraversato più di una volta dal fragoroso scampanio delle ore, si apriva con una deliziosa silloge di canzoni da camera che Mauro Giuliani, maestro pugliese dell’epoca di Beethoven, dedicò al suo strumento di elezione, che era la chitarra. Il soprano Chiara Vestri ne ha enunciate con felice dizione una bella raccolta, facendoci gustare quello che era il gusto del repertorio cameristico della buona borghesia italo-austrica. Perché Giuliani la sua fortuna andò a trovarsela a Vienna, dove divenne musicista di successo e fornitore di pagine da salotto delicate e spiritose come quelle che abbiamo assaporato.
Per rimanere in Giuliani, maestro citato più volte anche nella corrispondenza di Mazzini che era anche un ottimo chitarrista, Alessandro Zucchetti, che aveva opportunamente accompagnato Chiara Vestri, ha voluto presentare al pubblico una sua giovanissima discepola, Stefania Rossetti, studentessa appena tredicenne, che, senza titubanze, ha suonato due studi solistici, prendendosi i meritati applausi.
A completare la mattinata Zucchetti si è fatto affiancare dal collega di Liceo Mauro Businelli che, col suo violoncello, ha dato vita a silloge di arie d’opera, programma con cui il duo si esibisce con ottimi risultati Ricordiamo con piacere il concerto di questa estate, di notte, sulla sommità della torre degli Sciri, con la luna che illuminava noi pochi fortunati ascoltatori. Da Donizetti, a Bizet, Verdi, Leoncavallo fino a Puccini la voce baritonale di Businelli squillava sorretta dalla impalpabile tessititura orchestrale della chitarra, un modo come un altro per noi italiani di godere del nostro repertorio lirico. Chiusura della mattinata con un piacevole aperitivo offerto dalla organizzazione. Per l’occasione Zucchetti, musicista multiforme dalle svariate capacità creative, ha presentato il suo ultimo lavoro didattico, una partitura edita da Fabrizio Fabbri in una collana di composizioni polifoniche curata dalla associazione Chorus Inside Umbria. Tre le composizioni di Simone Benedetti, di Francesco Corrias e dello stesso Zucchetti che hanno utilizzato testi di Emily Dickibson, Dante Alighieri e Sara Teasdale. Interessante la prefazione di uno dei massimi esperti di vocalità italiana, Lorenzo Donati, più volte ospite della Sagra Musicale Umbra, seguita da un arricchimento esegetico di Pasquale Veleno, presidente della Federazione Italiana Direttori di coro. Musica pensata per un arricchimento della offerta didattica che interessa in questo momento molti licei regionali, in particolare il Mariotti, istituzione votata dalla cura della musica.
Stefano Ragni