Il monitoraggio italiano del mese di giugno, pubblicato una settimana fa, dava la Delta al 16,8% dei casi. A maggio era al 4,2%. Nel frattempo sono comparsi nuovi focolai in molte zone d’Italia.
In Friuli Venezia Giulia il ceppo proveniente dall’India è arrivato al 70%, in Sardegna al 67%, in provincia di Bolzano al 60%, in Abruzzo al 56%, nelle Marche al 44%, in Lombardia al 38%, in Liguria al 33%, in Calabria al 30%, in Campania al 29,5%, in Emilia Romagna al 23%, in Puglia al 16%, in Veneto all’11%, in Toscana al 7%, in Piemonte al 5% e in Sicilia al 3%.
Le regioni che non rivelano casi di variante Delta, al momento, sono 5 e l’Umbria è fra queste insieme a provincia di Trento, la Valle d’Aosta, il Molise e la Basilicata.
La variante a prevalere nella nostra regione è ancora l’Inglese (50%) e Brasiliana (37,5%) che sono poi i casi scoperti a Norcia dove si è registrato un picco di contagi. A riportare la notizia oggi è la Nazione Umbria