In Umbria ed in altre 5 regioni italiane i malati di cancro guariscono di più rispetto ad altre aree geografiche che non hanno realizzato in toto le reti per la riduzione della disparità di offerta delle cure oncologiche e la promozione dei più elevati standard di qualità dell’assistenza oncologica.
Il dato è emerso in un convegno organizzato da Periplo, l’associazione degli oncologi italiani.
Il Vice presidente Gianni Alunni ha affermato “il ministero della Salute ha emanato le linee guida per le Reti oncologiche regionali e c’è l’obbligo delle Regioni di recepirle. Ad oggi, però, a parte le Regioni già attive, in molte altre mancano le delibere di recepimento”.
I vantaggi delle reti permettono ai pazienti di accedere alle cure migliori senza spostarsi dal proprio domicilio con una uniformità di trattamenti sul territorio ed evidenti risparmi per il sistema. Gli ospedali vengono utilizzati solo per le terapie più complesse con un vantaggio per e le liste di attesa che possono essere ridotte fino al 50%.
Al momento Le regioni virtuose sono la Toscana,il Veneto, la Lombardia ,il Trentino e l’Umbria. Le regioni del sud sono le più penalizzate, perché le reti oncologiche sono inesistenti.