L’operazione ha preso il via dall’attività di controllo del territorio e dai servizi finalizzati al contrasto del crimine diffuso ed alla repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti.
Personale della sezione antidroga della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Dr. Alfredo Luzi, al termine di laboriose indagini scaturite da una overdose di un giovane reatino soccorso dal personale della Squadra Volante a fine giugno u.s. in Viale Brin, deferiva in stato di libertà un tunisino del '79.
L'uomo veniva identificato come il fornitore dello stupefacente che aveva causato il malore al giovane tossicodipendente e per questo era stato indagato ai sensi dell'articolo 73 DPR 309/90 e 586 C.P. Nell’ambito delle stesse indagini, nella serata di venerdì u.s, personale della sezione Antidroga della Squadra Mobile, traeva in arresto un cittadino albanese del ’79, per detenzione ai fini di spaccio.
Lo stesso veniva trovato in possesso di oltre mezzo kilo di cocaina suddivisa in vari involucri oltre a materiale per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente. Nel corso di mirati servizi di appostamento e pedinamento nei pressi dell’abitazione dell’abanese, conosciuto in arte con lo pseudonimo “Timmy”, era stato notato un via vai di soggetti, anche della c.d. Terni bene, che gravitavano nella zona suffragando in tal modo i sospetti che all’interno dell’abitazione lo straniero avesse messo in atto una vera e propria centrale dello spaccio.
Nel corso del bliz operato dagli agenti della Polizia di Stato veniva effettuava una perquisizione domiciliare, estesa ad un ciclomotore con cui si muoveva lo spacciatore. Proprio ben nascosta nello scooter venivano trovati gli involucri di stupefacente ed anche un bilancino di precisione.
L’arrestato è un soggetto ad elavata pericolosità sociale, gravato da molteplici precedenti per reati in materia di stupefacenti; più volte tratto in arresto e sottoposto a misure cautelari in carcere nell’ambito di indagini svolte dalla Squadra Mobile. L’albansese, proprio per la sua personalità criminale è stato sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S con Obbligo di soggiorno nel Comune di Terni, aggravata dall’obbligo di presentarsi all’autorità di Pubblica Sicurezza tre giorni alla settimana.
Si ritiene che la droga sequestrata fosse destinata al consumo locale. Rispetto alla posizione dell’arrestato sul territorio nazionale, è emerso che nel 2015 gli era stato rifiutato il permesso di soggiorno e personale dell’Ufficio Immigrazione lo aveva accompagnato al CIE di Bari dove lo stesso, per evitare l’espulsione in Albania, aveva fatto richiesta di asilo politico ottenendo un permesso di soggiorno fino alla definizione del relativo procedimento e dell’esito dell’eventuale ricorso.