Per la seconda volta consecutiva, la gara avviata dal Comune per affidare l’attivazione e la gestione del servizio è andata deserta. Non sono bastate le numerose modifiche effettuate alla versione originale del progetto legato ad “Agenda Urbana” e i vari incentivi proposti (15 anni di durata della concessione e un contributo economico pari a 114.68 euro “al fine di garantire l’equilibrio economico finanziario”) per invogliare start up o aziende del settore a presentare un’offerta.
Il “pacchetto” da 528.870 euro, nello specifico, comprendeva le attività di progettazione, la fornitura di almeno 30 biciclette a pedalata assistita, l’installazione e l’avviamento del sistema rivolto “ai cittadini, ai turisti, ai pendolari e a tutti coloro che per diversi motivi e necessità devono muoversi all’interno di Spoleto” e la realizzazione di stazioni in: piazza Polvani (8 bici), viale Martiri della Resistenza (8), nell’area situata di fronte lo “Spoletosfera” (8), in piazza Garibaldi all’ingresso di via delle Murelle (6), tra piazza Mentana e largo Cesare Battisti (6), nel parcheggio di via del Tiro a Segno (8) e a piazzale Roma (8).
Nonostante il rammarico per l’esito ancora una volta negativo della procedura di gara, il Municipio in ogni caso non abbandonerà del tutto il progetto: promuovere l’utilizzo della bicicletta (e quindi di uno stile di vita positivo e attivo) rientra infatti tra gli obiettivi dell’Amministrazione del sindaco Umberto de Augustinis e pertanto gli uffici si sono già messi al lavoro con l’obiettivo di individuare possibili ipotesi alternative. Di certo, si cercherà di dare all’iniziativa un’impostazione diversa rispetto a quella prevista dai due bandi ragionando anche sui costi: le proposte, non appena pronte, approderanno poi in Giunta che dovrà poi effettuare tutte le valutazioni del caso. “Lo scopo – aveva spiegato di recente il Comune, sottolineando l’importanza del ‘Bike Sharing’ – è quello di sviluppare la mobilità ciclabile per dare una risposta concreta ed organica sia in termini di emergenza/bisogno ambientale sia per la necessità, sempre più impellente, di mobilità alternativa e di un miglioramento della qualità della vita”.