Si potranno rimuovere i sedimenti del Trasimeno. La notizia arriva dal Consiglio regionale dell’Umbria che ha approvato l’emendamento presentato dal consigliere Giacomo Leonelli (Pd), «questo dispositivo, firmato anche dal consigliere Marco Vinicio Guasticchi, permette di effettuare interventi per risolvere il problema urgente del dragaggio dei fondali del lago Trasimeno, ed in particolare della darsena in località Panicarola di Castiglione, in modo da permettere Puscita dei pescatori che fanno di tale attività il loro sostentamento e che risulta fortemente pregiudicata».
Ora dopo l’approvazione in commissione regionale in consiglio i cosiddetti detriti fangosi del Trasimeno, previa analisi dell’Arpa come precisa Guasticchi, saranno declassati e non più considerati rifiuti speciali, «si potrà tornare a dragare i porti del nostro lago. Fatti e non parole». «L’insabbiamento del lago prosegue Leonelli ha ripercussioni negative su tutto il territorio, da un punto di vista turistico e per l’attività della pesca. Oltre al problema di reperire le necessarie risorse, occorreva superare la questione dell’interpretazione della legislazione vigente che, non operando una distinzione tra sabbie e terre di dragaggio, considerando le alla stessa stregua dei rifiuti speciali, rendeva difficilmente realizzabile l’operazione di dragaggio dei fondali. Tale problema è stato superato attraverso una diversa norma interpretativa ai fini della tutela del nostro lago».
Con l’approvazione della manovra di bilancio e dei relativi emendamenti tra cui questo determinante per le sorti del Trasimeno si è risolta anche una criticità storicamente penalizzante per gli operatori del lago. Una vicenda sollevata in tutte le sedi da albergatori, appassionati di nautica, frontisti, operatori turistici, insomma da tutti coloro che vivono il lago e ne sono anche attori economici.