Migliora la situazione pandemica in Umbria con l’Rt al 1,06, di qualche punto sotto la media nazionale rilevata all’1,18, ma rimane alta l’allerta per l’aumento di focolai nelle Rsa, negli ospedali e nelle carceri.Sono saliti a 27 i positivi all’istituto Serafico di Assisi.
Il governo regionale sceglie la prudenza ed ha prolungato sino al 29 novembre le misure restrittive sulla scuola ed al commercio.
Fino a questa data è in vigore l’ordinanza che attiene: la chiusura delle scuole medie, con attivazione della didattica a distanza, la proroga delle limitazioni del commercio e dei servizi ad esso attinenti, ovvero, chiusura dei negozi la domenica con esclusione delle edicole, tabaccherie e farmacie.Confermato il fermo degli eventi e attività sportive.
In merito all’esigenza di proroga della chiusura degli istituti scolastici Fabrizio Stracci ,epidemiologo del Comitato tecnico scientifico regionale,ha spiegato “resta l’esigenza di riaprire le scuole il prima possibile ma solo attraverso il monitoraggio costante di controlli sui trasporti e sulle situazioni a latere dove ci sono rischi di assembramento, tra ragazzi e tra genitori che li accompagnano. Non è semplice ma è l’unica strada. Non possiamo permettere la ripresa dei contagi”.
La Regione ha reso noto che “la prossima settimana saranno nuovamente analizzati i dati aggiornati al fine di poter adottare provvedimenti adeguati a quella che è l’effettiva situazione epidemiologica e che, se dovesse seguire l’andamento registrato nei giorni scorsi, potrebbe portare ad un allentamento delle restrizioni in alcuni campi come, ad esempio, quello scolastico”.
Un ulteriore dato positivo sulla pandemia in Umbria viene confermato dal tasso di posti letto occupati da pazienti covid calato dal 52 a 50%, dal riscio dei focolai che sono passati da 178 a 122.
Le misure confermate dall’ordinanza:
-
didattica a distanza per le scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie;
-
chiusura domenicale di tutti gli esercizi commerciali di vicinato, medie e grandi strutture di vendita al dettaglio, alimentare e non alimentare, ad esclusione delle farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie e rivendite di generi di monopolio e divieto dell’esercizio domenicale di ogni attività commerciale esercitata su aree pubbliche;
-
sospese tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età;
-
sono vietati per il medesimo periodo i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati;
-
sospese tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche;
-
sospeso per il medesimo periodo, limitatamente agli atleti di età inferiore ai 18 anni che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di squadra e di contatto, lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale. È altresì precluso per tutti l’uso delle parti comuni nonché degli spogliatoi.