Aveva lasciato la presidenza di Confcooperative per dedicarsi “anima e corpo” a quella che per lui era “la sfida”: cioè cambiare l’Umbria, rinnovandola con «idee e progetti volti a creare lavoro per i giovani, per le aziende e per contribuire a vivere in una regione più sana e più trasparente, dove si premia il merito e non le raccomandazioni». Con queste parole, scritte nella sua pagina Facebook, Andrea Fora annuncia la decisione di ritirarsi dalla corsa per la presidenza della Regione e di appoggiare la candidatura di Vincenzo Bianconi, spazzando via, quindi, anche le voci che lo volevano alla guida di una lista solitaria.
«Le cose non sono andate come speravo – scrive Fora -. Avevo chiesto discontinuità e liste rinnovate al PD: non ci sono state. Anzi, per tutta risposta è arrivato il veto del M5S alla mia candidatura come presidente. Devo dire che mi è sembrato onestamente incredibile che proprio quel movimento abbia chiesto, come scalpo per una alleanza, la testa dell’unico civico che aveva chiesto un cambiamento vero. Producendo sulla stampa e sulla testa degli umbri un balletto francamente imbarazzante per cercare un candidato che apparisse “più civico” di me».
A Fora non sono mancate offerte e incoraggiamenti a continuare la corsa da solo, anche senza il Pd, ma «a me hanno insegnato che la politica è occuparsi del bene comune – continua Fora -. Che non è necessario stare per forza nelle istituzioni per fare politica, anche se ci sono posizioni dalle quali è più facile potere dare una mano in modo più attivo».
Non manca una critica nei confronti dei vertici “romani” di Pd e M5S, Fora si dice “sdegnato” per lo spettacolo che l’ha travolto. «Comunqua – prosegue prosegue Fora – oggi il bisogno prioritario della nostra comunità regionale e dei nostri cittadini è quello di non cedere la nostra regione ad una forza sovranista, violenta e populista. Questo bisogno va anteposto a tutte le nostre velleità personali. Per questo contribuirò, con i mezzi che ho e nonostante tutto, a questo obiettivo. Sostenendo con forza la candidatura di Vincenzo Bianconi, persona che stimo e che incoraggio. Vincenzo può fare bene. É un imprenditore ed amico ed io lo aiuterò e sarò al suo fianco. Gli ho anche consegnato il programma che abbiamo prodotto in questi mesi con il contributo delle tante professionalità locali e nazionali coinvolte. Ne farà l’uso migliore. Le persone passano, ma le idee rimangono. Lui non ha colpe per quello che è successo. E gli umbri neanche».
«Io, comunque vada, – conclude Fora – non smetterò di fare politica, come tanti che si impegnano ogni giorno sul territorio. Per quello che mi sarà possibile, mi farò portavoce delle tante istanze che da lì provengono presso coloro che si candideranno a governare questa splendida terra».