Investimenti cospicui destinati a migliorare i servizi destinati alla prima infanzia. Si tratta della considerevole somma di 4milioni e settecentomila euro i fondi che la Regione ha assegnato ai Comuni umbri che hanno aderito al programma del sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.
«E’ un programma educativo molto importante spiega l’assessore Antonio Bartolini che oltre alle finalità primarie del servizio guarda alla conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, alla promozione della qualità dell’offerta educativa e alla continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie».
Al finanziamento di 3.814.237 euro che arriva del Ministero dell’Istruzione, la Regione ha aggiunto la somma di 882.500 euro per assicurare la percentuale regionale di cofinanziamento di almeno il 20 per cento, quale quota parte delle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia.
I fondi dovranno essere destinati a interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso d’incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle amministrazioni pubbliche. In una parola alla sicurezza ed efficienza delle strutture che accolgono i piccoli, ma anche «al potenziamento dei servizi offerti alle famiglie – aggiunge Bartolini – e all’abbassamento dei costi sostenuti dalle famiglie stesse anche attraverso l’ampliamento del numero di posti in convenzione con i Comuni delle strutture private, nelle more dell’accreditamento dei Servizi educativi da parte degli Enti Locali».
Il 60% dei fondi sono assegnati in base alla popolazione scolastica, il 33% in base ai posti nei servizi educativi per la popolazione scolastica 03 anni. Le cifre più alte sono andate ovviamente ai sei comuni con più di 30mila abitanti (nell’ordine Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Spoleto e Gubbio); tra quelli medi la curiosità è costituita da Corciano che ha percentualmente un popolazione 06 più alta di centri con maggiori abitanti. In accordo con Anci, la Regione il restante 7% dei fondi, pari a di 266.996 euro, li ha destinati alla formazione continua in servizio del personale educativo e docente che appunto nel progetto 06 deve avere competenza che vanno dal nido alla materna. Città di Castello è confermato comune capofila per la gestione di questa attività formativa.