Un video di presentazione ed a seguire una serie di interventi a cura dei direttori artistici degli eventi del Festival dei Due Mondi, di Umbra Jazz, del Festival delle Nazioni hanno fatto da kermesse all'evento promozional, a cui hanno partecipato le principali istituzioni umbre e tra questi la Vicepresidente della Camera Marina Sereni e il deputato Walter Verini.
Giorgio Ferrara ha introdotto le novità del Festival dei due Mondi che, a suo avviso, rafforza sempre di più il tono dell'immagine dell'Umbria nel panorama culturale italiano ,con la città di Spoleto che rappresenta uno scenario naturale e di successo per un evento di alta performance come il Festival di Spoleto, che negli anni (con il Maestro Menotti prima e con lo stesso Ferrara oggi -che ha il grande merito del rilancio-) ha raggiunto livelli di alta qualità culturale e promozionale per tutta la Regione dell'Umbria .
Nel suo intervento Ferrara ha commentato ” Il Festival di Spoleto si è posizionato nel panorama italiano e internazionale, l’anno prossimo compirà 60 anni. E’ in crescendo, quest’anno abbiamo messo insieme una grande edizione. E’ l’unico al mondo che raccoglie le quattro discipline dello spettacolo (lirica, musica, teatro e danza) in tre settimane. La caratteristica è ospitare le grandi eccellenze, produciamo opera lirica, grandi concerti, abbiamo rilanciato il teatro. Avremo 150 aperture di sipario. L’anno scorso abbiamo registrato 70 mila presenze e Spoleto è coinvolta in pieno dato che il sindaco Cardarelli è il presidente della fondazione”.
Carismatico Renzo Arbore che ha così introdotto l'evento “Umbria Jazz rimane un marchio fortissimo per l’Italia, dopo il festival di Venezia e forse quello di Sanremo ed è il simbolo più forte del made in Italy nel settore culturale. Il mio grazie va a Carlo Pagnotta, che è l’anima del festival e che conosco fin da quando arrivavo a Perugia con la 500 pensando di non trovare grandi jazzisti e invece c’erano. Ha poi aggiunto “Quest’anno il cast è ricchissimo, diamo del filo da torcere anche a Montreal. E poi c’è il top del jazz italiano, che è attualmente il secondo migliore al mondo dopo quello americano. Ma è la cornice perugina, come quella orvietana, a fare grande Umbria Jazz”
Il Presidente della Fondazione del Festival GIuliano Giubilei ha così presentato Il Festival delle Nazioni e Città di Castello “E’ l’unica città che si presta all'evento con tratti rinascimentali, oltre a medievali, e completa il panorama della bellezza dell’Umbria. ” introducendo il programma ha dichiarato “Quest’anno abbiamo scelto come protagonista la Francia, che verrà rivelata attraverso la musica classica e non solo. Cercheremo di indagare anche quella capacità di innovarsi continuamente, soprattutto di Parigi. Cercheremo di capire quel periodo tra fine ‘800 e i primi due decenni del ‘900, quando Parigi era il centro del mondo.”
Nei vari siti internet sono già disponibili le date ed i programmi completi degli eventi Festival dei due Mondi, Umbria Jazz e Festival delle Nazioni.