L’ospedale di Perugia ha definito le regole e i rapporti con l’Università degli Studi. La delibera “XL” riassume 15 anni di protocolli, intese e “quasi-convenzioni”. In pratica è stato messo un punto fermo con cui gestire e costruire i rapporti con l’Ateneo.
Mossa propedeutica all’azienda integrata e anche utile a gestire il momento attuale
L’intesa dovrà ora essere firmata dalla governatrice Donatella Tesei e dal rettore Maurizio Oliviero. In teoria, il percorso prevede un protocollo tra Università e Regione Umbria, poi protocolli attuativi tra l’Aateneo e le due aziende ospedaliere e successivamente accordi tra i singoli ospedali e l’Università.
Sono almeno due le finalità della mossa: un passo nella direzione del nuovo protocollo d’intesa tra Università e Regione e la possibilità di inquadrare o stringere alcuni rapporti che in alcuni casi tra le due parti sono andati avanti anche sulla consuetudine.
Si parla, ad esempio, degli accordi per la gestione dei docenti in corsia, degli specializzanti, dei tirocinanti, oppure di spazi comuni ceduti reciprocamente. L’ospedale definisce così anche alcune azioni operative quotidiane.
Ed è in approvazione da parte dell’azienda ospedaliera di Perugia anche un atto aziendale per l’organizzazione di tutto il personale.
L’intento è chiaro: mettere a punto le regole del gioco, necessarie per disputare al meglio la partita in corso in questo momento e possibilmente anche per avviarne una nuova nel corso dei prossimi mesi, ciascuno con il proprio ruolo.