È stata condannata a 16 anni di reclusione per omicidio volontario la ventottenne accusata di avere abbandonato, il 2 agosto 2018 nel parcheggio di un supermercato di Borgo Rivo di Terni, il figlio appena nato, poi morto.
Il giudice di Terni Barbara Di Giovannantonio si è pronunciata con questa sentenza a carico di Giorgia Guglielmi, che ha accolto la richiesta del pm Barbara Mazzullo, equiparando le attenuanti generiche all’aggravante del rapporto di discendenza del bimbo. Al termine dell’udienza la donna è stata nuovamente condotta nel carcere.
Il processo si è svolto con il rito abbreviato.
L’imputata, attualmente detenuta nel carcere di Perugia Capanne da oltre 14 mesi, ha assistito alla lettura della sentenza.
La donna è stata anche condannata al pagamento di una provvisionale di 30 mila euro nei confronti del compagno e padre del piccolo morto e di un’altra figlia di 3 anni, parte civile. Ad un certo punto si pensava che anche il padre, ex compagno della donna, un muratore albanese genitore anche della bambina fosse complice dell’efferato omicidio. Tuttavia le intercettazioni effettuate dai carabinieri lo hanno scagionato in quanto la donna ha sempre affermato d’aver fatto tutto da sola e che lui non sapeva niente, neppure della gravidanza.
I difensori della donna, gli avvocati Alessio Pressi e Attilio Biancifiori, avevano invece chiesto la derubricazione del reato in infanticidio o l’esclusione dell’ ipotesi di dolo diretto.
“Leggeremo le motivazioni e valuteremo se proseguire l’iter giudiziario chiedendo la riqualificazione della componente soggettiva del reato attraverso la derubricazione” ha commentato dopo la sentenza l’avvocato Pressi.