Uno dei decreti attuativi del Job Act ha abolito le commissioni provinciali, che erano gli unici organismi deputati a decidere sulla concessione della mobilità ai lavoratori delle aziende in difficoltà.
In Umbria non esiste, infatti, un omonimo organismo regionale, perchè nessuno ha mai provveduto a nominarlo”. Così nell'ultima riunione della commissione Tripartita non si è potuto discutere e ratificare le liste di lavoratori da inserire in mobilità. Risultato 28 persone di diverse aziende umbre sono attualmente fuori dai provvedimenti di mobilità e, dicono i rappresentanti dei lavoratori “non si sa per il futuro che prassi attivare”.
Infatti anche fosse stata nominata la Commissione Regionale, saremmo punto e capo, perchè lo stesso decreto ha abolito anche quella. Adesso pare che la Regione stia tentando di “metterci una pezza” con una delibera che autorizzerebbe le Province a prendere, in attesa di un chiarimento da Roma, le decisioni necessarie per la concessione della mobilità a questi 28 lavoratori. Dopo il caos Province, un altro limpido esempio di un provvedimento del Governo “fatto a capocchia?”.