La Polizia di Stato del Commissariato P.S. di Assisi interveniva presso una struttura ricettiva situata nel Comune di Bastia Umbra, a seguito delle segnalazioni di alcuni ospiti, i quali si rifiutavano di pagare il conto lamentandosi delle scarse condizioni igieniche delle camere.
Le ripetute segnalazioni, anche a seguito di quanto accertato in prima battuta dagli operatori della volante, facevano sorgere nei poliziotti il dubbio che le attività svolte all’interno della struttura ricettiva fossero effettivamente di natura lecita.
Compiuti tutti i preliminari accertamenti autorizzatori in collaborazione con la Polizia Municipale del Comune di Bastia, i poliziotti dell’Ufficio di Polizia Amministrativa del Commissariato decidevano di procedere ad un controllo unitamente a personale della locale Asl Umbria 1.
Sul posto venivano identificate 4 persone mentre uscivano con i propri bagagli dalla struttura e che dichiaravano al personale di polizia di aver effettivamente pernottato alcune notti nell’hotel.
Dal controllo ai terminali del sistema informatico degli alloggiati, si riscontrava la mancata notifica della presenza di questi ospiti che per legge doveva essere effettuata all’Autorità Locale di P.S..
Per tale motivo veniva denunciata in stato di libertà per omessa comunicazione degli alloggiati ai sensi dell’art. 109 TULPS una 53enne di origine svizzera, incensurata, impiegata all’interno dell’Hotel.
All’esterno della struttura veniva trovato un uomo, un 33enne originario della provincia di Caserta con precedenti di polizia il quale, dopo essere stato sottoposto ad alcune domande da parte dei poliziotti riguardo alla sua posizione lavorativa all’interno della struttura, veniva denunciato in stato di libertà per il reato di false dichiarazioni rese ad un pubblico ufficiale e venivano nei suoi confronti avviati gli accertamenti inerenti la regolarità del suo impiego.
Inoltre, mentre si stava procedendo al controllo della struttura, veniva notata nel parcheggio antistante, una macchina con a bordo due soggetti che, alla vista dei poliziotti, cercavano di allontanarsi. A quel punto, insospettiti, gli agenti procedevano al controllo dei passeggeri, due soggetti entrambi di origine campana, uno del 1965 e l’altro del 1954 con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Il 65enne, originario di Torre del Greco e residente a Magione, era colpito da un provvedimento del Questore di Perugia di divieto di ritorno nel Comune di Bastia Umbra, evidentemente violato e per questo motivo denunciato in stato di libertà per la sua inottemperanza.
Venivano infine elevate le sanzioni per il mancato rispetto delle prescrizioni connesse alla gestione amministrativa per oltre 4.000 euro.
La presenza del personale della Asl, consentiva inoltre di procedere all’ispezione igienico sanitaria della struttura, rilevando inadeguatezze relative alla cucina del ristorante, ai servizi igienici ed ai magazzini, ragion per cui venivano imposte delle prescrizioni.
È stata inoltre elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro per la mancata applicazione delle procedure previste in materia di tracciabilità della carne trovata nel congelatore, che veniva successivamente smaltita.
Infine, il Comune di Bastia Umbra veniva interessato per l’emissione dei provvedimenti di propria competenza, tra l’altro relativi al numero dei posti letto rilevati oltre quelli previsti.