(A.L.) Dalle intercettazioni emergono ogni giorno nuovi elementi che danno l’idea di come fosse radicato il malcostume nei concorsi pubblici nella sanità umbra, ma quel che peggio nessuno fiatava.
Il 5 luglio dello scorso anno, in occasione della prova scritta del concorso per 2 posti di dirigente medico di chirurgia maxillo facciale, il presidente di commissione si preoccupa che due concorrenti a lui cari superino la prova. E a chi lo chiede? Ai soliti Valorosi e Duca ed evidentemente sapeva che i due avessero potere decisionale.
Per la procura i tre intercettati hanno agito illecitamente per favorire alcuni candidati a loro vicini, per le difese invece si preoccupavano che venissero assunti i migliori; ma la domanda che sorge spontanea è perchè si facevano i concorsi dal momento che lo stesso presidente di commissione aveva le idee chiare su chi mandare avanti?
Insomma le giustificazioni in questa Concorsopoli sono peggiori delle accuse perché sembra di capire, se crediamo alla difesa, qualcuno temeva che altri meno preparati potessero essere favoriti ai più bravi! E da parte di chi?
E’ una vicenda sempre più aggrovigliata e sconcertante, con potentati che facevano il bello e il cattivo tempo nella sanità e c’è da preoccuparsi sul fatto che realmente siano stati promossi i migliori o i più ammanicati con il potere, screditando così tutto il settore e l’opinione pubblica ora mette sotto la lente d’ingrandimento anche quelli che con questo sistema non c’entravano niente.
Resta il fatto che l’omertà ha protetto per decenni questo sistema corrotto, perché fino ad oggi pochissimi hanno alzato la testa, denunciato e riferito il malaffare ai magistrati, e nulla sarebbe successo se non si fosse alzata decisa la voce di esponenti politici che non si piegano al malaffare.
Penso che più di uno si dovrebbe vergognare per quello che ha fatto ed altri per non aver agito.