Nell’incontro, in videoconferenza, tra l’Amministrazione Comunale di Orvieto e i rappresentanti delle associazioni di categoria della città, si è fatto il punto sulle misure da mettere in campo per fronteggiare la crisi economica derivante dall’emergenza Covid-19.
Presenti il sindaco, Roberta Tardani, il vicesindaco Angelo Ranchino, l’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo e il consigliere comunale con delega al Commercio, Gionni Moscetti.
Tra le categorie intervenute: Confindustria, Confcommercio, Federalberghi, Abba, Cna, Confartigianato, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, il Centro Studi “Città di Orvieto”, l’Associazione “Orvieto per tutti”, l’Associazione “Centro commerciale naturale di Orvieto scalo”, i rappresentanti degli Esercizi pubblici, delle Agenzie turistiche e delle Guide turistiche della città.
“In questi giorni abbiamo raccolto le varie proposte che ci sono state inviate dalle categorie – ha detto il sindaco – molte delle quali sono state già accolte mentre su altre, che consideriamo percorribili, stiamo lavorando. In prima battuta abbiamo posticipato al 30 settembre, unico Comune a farlo, il pagamento delle imposte locali come Tosap, Pubblicità e Tari in attesa di capire come l’intervento del Governo a favore degli Enti locali possa consentirci provvedimenti più incisivi. Stiamo lavorando alla rinegoziazione dei mutui con gli Istituti di credito con l’auspicio che, attraverso l’interlocuzione tra Anci e Governo, si possa fare altrettanto con Cassa Depositi e Prestiti e si possa agire sugli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Queste manovre consentirebbero di liberare risorse per andare a coprire le mancate entrate relative in particolare al settore turistico, stimate in oltre 1,5 milioni di euro, ma anche per agire sulla leva fiscale locale. In queste condizioni l’obiettivo di sospendere il pagamento della Tosap per il 2020 è perseguibile così come, a patto che il Governo incrementerà i trasferimenti agli Enti locali, intervenire sulla Tari per le categorie economiche più colpite dalla crisi”.
“Stiamo studiando inoltre la fattibilità di un Piano del Commercio che consenta di mettere in campo ulteriori iniziative a sostegno delle attività esistenti maggiormente colpite dalla crisi e sulla possibilità di ampliamento della superficie esterna utilizzabile dai locali per rispettare il distanziamento sociale. Questo a patto che non si crei un’eccessiva disparità tra le varie attività. Nel corso dell’incontro abbiamo inoltre raccolto l’appello a supportare, anche dal punto di vista informativo, le attività nella prossima fase di riapertura.
Ripartire in sicurezza, come è stato sottolineato, non è soltanto una necessità ma dovrà rappresentare uno dei punti di forza nel momento in cui torneremo a proporre la nostra città come meta turistica. Quello che si prevede è un turismo interno, di prossimità, che sulla carta avrà una domanda compatibile alle caratteristiche che Orvieto e l’Umbria possono offrire. Ho accolto con favore le misure che, anche per il rilancio del turismo, ha varato la Regione e che prevedono risorse da destinare ai comuni per azioni di promozione. Un appuntamento al quale dobbiamo arrivare con idee e progetti precisi, rinnovando contenuti e strumenti, aggiornando l’ipotesi di lavoro di piano di marketing territoriale sul quale avevamo cominciato a ragionare”.