Un 32enne è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per aver violentato, nel 2015, una ragazza all’epoca minorenne.
L’aggressore, un uomo straniero residente a Città di Castello, è stato inoltre sanzionato ulteriormente con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e con il riasrcimento in favore della parte civile di 10mila euro, oltre al pagamento delle spese processuali.
Questa la decisione definitiva della dottoressa Giubilei del Tribunale di Perugia.
La vittima, all’epoca diciassettenne, è stata difesa dall’avvocato Katia Cristini.
I FATTI
I fatti risalgono a cinque anni fa, precisamente ad ottobre 2015.
Vittima e aggressore lavoravano nella stessa ditta; un pomeriggio, finito il turno di lavoro, il 32enne accusato di stupro aveva riportato a casa la ragazza e suo fratello, che lavorava con loro.
Una volta arrivato presso l’abitazione dei due ragazzi, l’uomo ha fatto scendere dall’auto prima il fratello e poi si è dato alla fuga, portando con sé, contro la sua volontà, la diciassettenne.
Dalle indagini è emerso che l’uomo avrebbe abusato della ragazza in un luogo periferico della Città di Castello, nonostante la forte resistenza e opposizione della giovane, che ha poi avuto la forza di andare in ospedale e sporgere denuncia ai Carabinieri per quanto successo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla Giustizia e finalmente condannato per l’orribile gesto.