Adesso il giostraio punta allo sconto di pena. Per lui è stato fissato il giudizio immediato con rito abbreviato per il 30 gennaio.
L’uomo, G.P., 48 anni, originario di Fano ma di fatto domiciliato in una roulotte in giro per il centro Italia deve rispondere della pesante accusa di pedofilia.
L’indagine presero le mosse la scorsa primavera nel modo più drammatico. Quando una minorenne ebbe la forza di raccontare tutto ai genitori che presentarono denuncia alla stazione carabinieri di Citerna. Gli accertamenti scattarono immediatamente e a fine aprile i militari della compagnia di Città di Castello eseguirono una perquisizione a carico del giostraio. Dal telefonino spuntarono fuori alcune fotografie hard delle ragazzine. Nei giorni successivi il pm sentì in audizione protetta 45 minorenni del giretto dalla giostra.
Tre, tutti tredicenni, confermarono i retroscena di abusi che l’indagato spacciava come ‘normali’. Offriva giri gratis e quando le ragazze gli lasciavano in custodia il telefonino infilava quando 10, quando 20 euro. Poi in chat chiedeva fotografie e appuntamenti per molestarle. Per convincerle mostrava alle altre le foto dell’amica, così da convincerla che era ‘normale’, lo fanno anche le tue amiche. Il giostraio deve rispondere, oltre che di violenza sessuale su minori, di detenzione di materiale pedopornografico e corruzione di minorenni. Reati pesanti che, al termine delle indagini, hanno indotto la Procura a chiedere e ottenere dal gip l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’uomo, assistito dagli avvocati Francesco Falcinelli e Bernardo Paolieri, ha sempre respinto le accuse che gli vengono contestate ma dallo scorso aprile si trova ancora in custodia cautelare. Dopo un primo periodo passato in carcere, sia il gip che il Riesame gli avevano negato la revoca delle manette perché temevano che potesse contattare le vittime e cercare di farle ritrattare. Una volta blindata l’indagine però, il magistrato gli ha concesso i domiciliari, dove si trova ancora adesso.