Il Movimento Cinque Stelle sta tenendo sotto tiro la presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini con una polemica che era cominciata con la presentazione di dieci domande che sono:
“1. Come risulta dalle carte, è vero che lei sarebbe stata assunta in Legacoop il 13 giugno 2007, pochissimi giorni dopo aver lasciato il Comune di Todi? 2. In che modo fu reclutata e perché assunta -subito?- in posizione direttiva? 3. Quali attività ha poi concretamente svolto per conto di Legacoop?
4. Per quanto tempo vi ha concretamente lavorato, visto che è in aspettativa da anni? 5. Sa che Coop Centro Italia – di cui domenica ha inaugurato l’ennesimo supermercato- è tra gli organismi direttivi di Legacoop Umbria, associazione ove lei fu assunta? 6. E’ vero che il suo attuale stipendio figurativo da Legacoop ammonterebbe a € 5.159,74, più tredicesima, per complessivi € 72.236.36 annui?
7. E’ vero che ha già maturato il vitalizio ‘Regione Umbria’, da incassare a 60/65 anni? 8. E’ vero che lei versa una quota di contribuzione a fini pensionistici INPS –per la sua seconda pensione- inferiore a € 7.000 annui, mentre lo Stato, grazie alla Legge 300/70, le ‘regala’ ogni anno il resto, sinora presumibilmente circa € 100.000? 9. Rinuncia alla contribuzione Legacoop, aggiuntiva ai vitalizi della politica? 10. Anche alla luce del suo 77rapporto professionale con Legacoop, ritiene di aver finora operato davvero secondo neutralità, attenta esclusivamente all’interesse pubblico e a criteri di imparzialità nei confronti di altre attività? Fino a ora la Presidente aveva lasciato andare non rispondendo e non commentando quanto le rivolgevano i Grillini” umbria, , ma oggi si è fatto avanti lo stesso Grillo che nel suo blog ha scritto:
“Non a tutti i politici del Pd basta una pensione da nababbi alla faccia degli anziani che (non) sopravvivono con la pensione minima da fame. Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, sta accumulando i contributi per la sua turbopensione senza lavorare manco un giorno grazie all'aiuto della Legacoop e con i soldi dei cittadini. Tutto è possibile nel magico mondo del Pd. I portavoce M5S in Umbria hanno trovato i documenti che confermano lo scandalo. Da leggere con cautela: potreste incazzarvi”.
A questo punto la Presidente Marini non poteva più restare in silenzio: così ha affidato la “risposta” ad un comunicato della Giunta regionale nel quale si legge: “ sono false ed infondate, oltre che offensive, le informazioni che da tempo il Movimento 5 Stelle dell'Umbria sta diffondendo riguardo alla posizione lavorativa, previdenziale e pensionistica della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini”:- “La presidente Marini – prosegue il comunicato –è attualmente in regime di aspettativa, non retribuita, secondo quanto previsto dall'articolo 31 della legge 300 del 1970, ovvero – piaccia o non piaccia al Movimento 5 stelle – lo Statuto dei lavoratori, tuttora ancora in vigore. Sempre sulla base della medesima norma alla presidente Marini vengono riconosciuti i cosiddetti contributi figurativi, che costituiscono l'unica e sola base pensionistica della presidente.
Di questa norma di legge – continua il comunicato – beneficiano centinaia di eletti in Parlamento e nei consigli regionali che, in quanto dipendenti pubblici o privati, sono in regime di aspettativa non retribuita per incarichi elettivi come, ad esempio, la parlamentare umbra del Movimento 5 Stelle, on. Tiziana Ciprini, dipendente della Regione Umbria che, su sua richiesta, gode dello stesso regime di contribuzione figurativa della presidente Marini”.