AstraZeneca è “sicuro ed efficace”. Nel pomeriggio di ieri è arrivata l’attesa presa di posizione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che dopo lo stop preventivo ha confermato fiducia nel vaccino in questione.
Dunque da oggi ripartiranno le somministrazioni dell’antidoto che ha subito una sospensione di 4 giorni a causa di sospette reazioni: appena il Comitato per i farmaci ad uso umano rilascerà il proprio parere, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) procederà a revocare il divieto d’uso di AstraZeneca e di conseguenza consentirà di riprendere una completa campagna vaccinale verso le ore 15 di oggi.
Decisioni che hanno inevitabilmente rallentato la corsa contro il Coronavirus. Per questo c’è già un piano ben preciso contro i diffidenti.
La strategia per riprendere a pieno ritmo le somministrazioni prevede dei punti cardine ben precisi: un sistema di panchina per sostituire in corsa chi non dovesse presentarsi dopo la prenotazione; un meccanismo di penalizzazione che “condannerà” chi rifiuta AstraZeneca ad aspettare gli ultimi giorni delle vaccinazioni (fine 2021); una campagna informativa per sensibilizzare i cittadini e spingerli a capire che tutti i vaccini sono sicuri. Non sarà però affatto facile recuperare la fiducia dei cittadini che avevano riposto grandi aspettative verso la scienza e ora si sono visti avviliti dopo lo stop arrivato nei giorni scorsi. “Attraversare la strada è molto più rischioso che vaccinarsi con AstraZeneca”, è il messaggio che il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive, vuole far passare.
Dell’efficacia e della presunta letalità del vaccino AstraZeneca se ne è parlato per giorni, per le morti sospette in Italia ma anche dopo che Danimarca, Norvegia, Irlanda ne hanno sospeso la somministrazione in seguito ai casi di coaguli nel sangue.
Alla domanda di sicurezza e chiarezza avanzata dai cittadini italiani l’Aifa aveva deciso di bloccare “in via del tutto precauzionale e temporanea” le somministrazioni del siero anti Covid anche nel nostro Paese, dopo le segnalazioni relative a gravi effetti avversi. A sospendere l’utilizzo del siero anche Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Cipro.
Una decisione grave.
Per il momento, però, il siero italo-inglese ha subìto un boomerang incredibile, tant’è che anche in Umbria un lotto di fiale è stato bloccato.
Ma c’è una realtà incontrovertibile che dovrebbe rassicurare: “Su più di 17 milioni di persone vaccinate con il siero di AstraZeneca, finora in tutta l’Ue e nel Regno Unito ci sono stati 15 eventi di Tvp (Trombosi venosa profonda) e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino. Questo dato è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati” – riporta una nota di AstraZeneca.
“AstraZeneca è un vaccino che ha mostrato che se usato su vasta scala riduce le ospedalizzazioni Covid con polmonite. Non dimentichiamo che qualunque farmaco che assumiamo ha effetti collaterali” – è il parere di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale di Genova.
E un invito ad andare avanti, avere coraggio e fiducia arriva anche dal dottor Gino Brischi, medico e scrittore umbro, che in un post pubblicato nei social afferma: “Allora, ammettiamo pure che esista una correlazione certa tra i tre decessi e il vaccino (cosa ancora tutta da dimostrare) ma di quel lotto sono state eseguite 225.000 dosi, quindi 1 caso avverso ogni 80.000 vaccini. Non so quale sia la vostra dimestichezza con la statistica, ma siamo di fronte a una percentuale irrisoria. Per intenderci, 80.000, all’incirca, è il numero delle vaccinazioni eseguite in Umbria in questi due mesi. Ebbene, nessun decesso consequenziale. Per contro, nello stesso periodo, abbiamo avuto 700 morti per Covid-19. Ripeto: O decessi contro 700. Ora io comprendo i timori ingenerati da questo tam tam mediatico, però dobbiamo essere razionali: I vantaggi del vaccino sono incommensurabili rispetto ai danni che possono provocare e, se vogliamo sperare di uscire presto da questo incubo, rappresentano, assieme al nostro buon senso, l’unica arma a nostra disposizione”.
Come se non bastasse, nel corso di un briefing dell’Oms, la responsabile della comunicazione Margaret Harris ha detto che quello di AstraZeneca è “un vaccino eccellente” e che non è stata individuata nessuna relazione causale fra le iniezioni e i problemi sanitari riscontrati, definendo la sospensione “una misura precauzionale”. “È molto importante capire che, sì, dovremmo continuare a usare il vaccino AstraZeneca. Stiamo monitorando ciò che monitoriamo sempre: ogni segnale sulla sicurezza deve essere investigato”, ha aggiunto.