Da 15 anestesisti e rianimatori a dieci nel giro di un mese. All’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto interamente riconfigurato in Covid hospital, si soffre la carenza di personale sanitario. In base ai dati forniti mercoledì 31 marzo dalla Regione, sono ricoverate 53 persone di cui sei in Terapia intensiva. Come riferisce il Corriere dell’Umbria, l’andamento epidemiologico e la conseguente riduzione dei pazienti gravi ha permesso, fanno sapere dalla direzione strategica della Usl 2, guidata da Massimo De Fino, di concentrare i pazienti in un’unica area di Terapia intensiva (ne sono state allestite due), ma la riduzione di un terzo dell’attuale organico di anestesisti continua a far paura soprattutto agli operatori in prima linea dall’ottobre scorso.