Duro attacco al sistema sanitario regionale: “Dopo le ore 20 impossibili ecografie e Tac. Il pronto soccorso è inadeguato e manca il personale. Non è questo il potenziamento promesso”.
L’assessore alla sanità del Comune di Assisi, Massimo Paggi, torna sul tema dell’ospedale puntando il dito sul pronto soccorso definendolo “un servizio che continua a essere impoverito”.
Dice Paggi: “Un pronto soccorso che si rispetti non può offrire una assistenza adeguata a ‘ore’. Ci si riferisce all’interruzione di fondamentali presidi come Tac ed Ecografie non effettuabili dopo le 20 da parte del Servizio di diagnostica per immagini. E ciò in aggiunta alla drastica riduzione del Servizio di endoscopia digestiva che dalle mitiche 5 sedute di anni fa si è andato riducendo prima a tre, poi a due e ora a una sola seduta”.
“Non è questo il potenziamento dell’ospedale che ci si aspettava – aggiunge l’assessore Paggi – , né si è risolta la cronica mancanza di cardiologi e di anestesisti che da tempo affligge e penalizza la struttura ospedaliera intera con pesanti ripercussioni sulla qualità e la adeguatezza del pronto soccorso. La risposta a queste richieste è stata ed è solo una: ‘non si trovano professionisti, non ci sono professionisti, non vogliono venire ad Assisi”.
“Il pronto soccorso è un biglietto da visita fondamentale per l’immagine non solo della città ma per la regione tutta. Attualmente però la struttura può offrire, e non è poca cosa, soltanto una grande professionalità da parte di tutto il personale sanitario: medici, infermieri, operatori socio-sanitari, autisti, soccorritori, a cui va tutto il nostro plauso e ringraziamento. Ma per quanto tempo ancora si potrà costringere un personale ridotto ai minimi termini a turni pesantissimi e logoranti? Un pronto soccorso che si rispetti non può offrire una assistenza adeguata a “ore”. Ci si riferisce all’interruzione di fondamentali presidi come Tac ed Ecografie non effettuabili dopo le 20 da parte del Servizio di diagnostica per immagini. E ciò in aggiunta alla drastica riduzione del Servizio di endoscopia digestiva che dalle mitiche 5 sedute di anni fa si è andato riducendo prima a tre, poi a due e ora a una sola seduta”.
“I cittadini – conclude l’assessore – vogliono risposte da chi è preposto a darle e da chi è stato eletto per dare soluzioni ai problemi e alle esigenze di una comunità”.