Si è svolta ieri l’udienza per fare luce sul disavanzo di bilancio del Comune di Spoleto. Il giudice Luca Cercala e il pubblico ministero Vincenzo Ferrigno hanno sentito come testimoni due degli ufficiali di polizia giudiziaria che hanno partecipato all’attività investigativa, che l’allora procuratore capo Gianfranco Riggio aveva delegato a guardia di finanza e carabinieri.
Come riporta il Messaggero, sotto processo ci sono cinque tecnici, tra dirigenti e funzionari, accusati di falso: l’ex direttore generale Angelo Cerquiglini, l’allora dirigente Antonella Quondam e i funzionari di quel periodo, Francesco Duranti, Amedeo Santini e Brunella Brunelli. I fatti al centro del processo risalgono al periodo fra il 2009 e il 2013 e sotto la lente sono finite principalmente alcune determinazioni dirigenziali. Provvedimenti che, secondo l’ipotesi accusatoria, “attestano falsamente fatti dei quali l’atto era destinato a provare la verità”. Insomma, la procura è convinta che i tecnici coinvolti avrebbero riportato, attraverso le determinazioni contestate, dati falsi sulla situazione finanziaria dell’ente. Addebiti sempre respinti dai diretti interessati. La lista dei testimoni da sentire, con il Comune che si è costituito parte civile, è ancora lunga. L’udienza stata aggiornata a metà dicembre.